Abbassare il costo della bolletta in seguito al caro energia che affligge tutti gli italiani è diventato indispensabile.
Spesso ci si chiede se conviene davvero cambiare gestore, perché le caotiche clausole contrattuali che dobbiamo firmare al momento della stipula del contratto potrebbero riservare delle brutte sorprese.
Capita poi che gli elevati consumi indicati in conguaglio non corrispondano alla realtà, richiedendo una rettifica dell’importo dovuto.
In ogni caso considerato, ci sono dei metodi da seguire per comunicare il proprio consumo effettivo, oppure per scegliere un fornitore che ci permetta di risparmiare sul costo dell’energia.
È poi indispensabile seguire i giusti consigli per scegliere la tariffa più conveniente, e in questo articolo vedremo sia qual è il modo giusto per scegliere un nuovo fornitore di energia, sia come abbassare il costo spropositato della bolletta.
Nel momento in cui si decide di cambiare fornitore di energia elettrica e gas, la prima cosa da fare è comparare il costo di tutte le offerte disponibili.
Un portale molto utile per fare il confronto delle offerte è quello di Arera.
Inoltre, è bene tenere presente che, tra le società fornitrici di luce e gas, c’è ancora la distinzione tra mercato libero e mercato tutelato.
Se parliamo di offerte sul mercato libero, il prezzo è determinato dalle compagnie senza che intervenga l’ARERA.
Nel mercato tutelato, invece, il costo dell’energia viene determinato dall’autorità.
Altra variabile alla quale bisogna prestare attenzione è che alcune offerte hanno una tariffa a consumo effettivo, mentre altre hanno una tariffa fissa.
Com’è intuibile, se si consuma molta energia, è preferibile optare per la seconda soluzione, mentre se si sta poco in casa, oppure si ha un immobile con un impianto di nuova generazione ed elettrodomestici di nuova generazione, conviene senz’altro optare per il consumo effettivo.
Se si riceve una bolletta dal costo sproporzionato rispetto a quanto si è consumato, la prima cosa da fare è quella di verificare il proprio consumo effettivo.
L’unico modo per effettuare la correzione al ribasso, è fare l’autolettura della potenza consumata e comunicarla al proprio gestore.
Il motivo della ricezione di eventuali importi spropositati rispetto al consumo effettivo sta nel fatto che spesso le bollette vengono determinate in base a stime che possono rivelarsi erronee.
Se si comunicherà il consumo effettivo, quando si riceve il conguaglio sulla spesa della fornitura, non si avrà nessun problema.