Molti lavoratori in Italia svolgono occupazioni massacranti e percepiscono un salario molto basso.
Fra i lavoratori meno pagati d’Italia ce ne sono alcuni che confermano alcuni luoghi comuni, e altri che invece non ci si aspetta possano essere così poco remunerati.
Vediamo quindi quali sono i lavori meno pagati d’Italia e scopriamo perché lo stato italiano dovrebbe garantire maggiori tutele a questi lavoratori.
Le strutture alberghiere e di ristoro offrono i lavori meno pagati d’Italia. Tra i lavoratori impiegati nel settore alberghiero abbiamo i baristi e i lavapiatti, così come i camerieri e facchini e baristi.
Nonostante siano lavori molto gravosi e impegnativi, chi opera nelle strutture ricettive guadagna molto poco, e spesso mette in tasca una somma inferiore ai mille euro.
È questo il caso dei lavoratori stagionali, ma anche chi lavora con contratto stabile nel settore fa turni di anche 14 ore giornaliere, lavorate anche nei festivi, e prende una somma simile.
Inoltre, il problema di fondo esiste anche per la contrattualizzazione del lavoro: sebbene vengano dichiarati come part-time, la maggior parte di loro lavora anche tre volte tanto.
Nel commercio al dettaglio, vediamo spesso dei cassieri e capireparto molto indaffarati a garantire il migliore servizio possibile alla clientela.
Questi lavoratori, però, nonostante abbiano un’occupazione sfiancante, vengono pagati poco e sfruttati fino all’osso.
In molti preferiscono lasciare queste occupazioni, che talvolta non garantiscono nemmeno permessi familiari o altri diritti pur gravando molto sulla condizione psichica dei lavoratori.
Non è infatti semplice avere a che fare ogni giorno con un pubblico nevrotico e sempre scontento.
Anche nel settore immobiliare le paghe sono davvero inadeguate. Spesso i lavori sono a provvigione, il settore non è fiorente in ogni località d’Italia e il precariato della professione dilaga ovunque.
A questa occupazione si aggiungono anche quelle che si svolgono negli studi professionali, come quelli legali.
I segretari e le segretarie hanno uno stipendio molto basso, e come i lavori succitati, svolgono turni impossibili in rapporto alla retribuzione percepita.
Tra le professioni meno redditizie in Italia c’è anche quella delle badanti e delle colf.
Nonostante debbano lavorare molto durante il giorno (e anche di notte), non percepiscono una retribuzione adeguata al lavoro svolto, e spesso devono occuparsi di soggetti difficili, quali disabili gravi e anziani.
Allo stesso problema, con le dovute differenze, vanno incontro gli educatori professionali, che specie nelle cooperative di lavoro percepiscono un salario davvero molto basso.