Più soldi per 80 mila lavoratori: il Ministero del Lavoro sblocca i bonus 200 e 150 euro
Ottime notizie per 80 mila lavoratori ai quali il Ministero del Lavoro riconoscerà i bonus 200 e 150 euro. Ecco le informazioni in merito.
Attraverso una nota pubblicata sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro, è stato ufficializzato il riconoscimento dei bonus 200 e 150 euro anche a lavoratori autonomi e liberi professionisti senza Partita Iva. Nello specifico, a ricevere i bonus saranno 30 mila lavoratori autonomi e 50 mila professionisti. Insomma, si allarga la platea di beneficiari delle misure a sostegno del reddito introdotte dall’ex Governo del Presidente Mario Draghi, con lo scopo di contrastare gli effetti economici della crisi energetica nazionale.
Chiaramente, al fine del riconoscimento delle indennità una tantum, i lavoratori dovranno, innanzitutto, espressamente farne richiesta, ma anche soddisfare i requisiti reddituali necessari. Ecco tutti i dettagli.
Il Ministero del Lavoro sblocca i bonus 200 e 150 euro per 80 mila lavoratori: a chi spetta e come fare domanda
Con il decreto ministeriale del 7 dicembre, si allarga la platea di beneficiari dei bonus una tantum da 200 e 150 euro. Infatti, la Ministra del Lavoro Marina Calderone e il Ministro delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, hanno esteso la misura anche ai lavoratori autonomi e liberi professionisti senza Partita Iva, l’accesso ai suddetti bonus. Ecco quanto si legge sul sito istituzionale : “L’indennità di cui all’articolo 2 è riconosciuta, alle medesime condizioni, anche ai soggetti beneficiari non titolari di Partita Iva”. Questo a patto che, siano iscritti alle gestioni previdenziali di riferimento e soddisfino i requisiti reddituali necessari.
Infatti, per il riconoscimento del bonus 200 euro una tantum, è necessario avere un reddito annuo lordo nel periodo d’imposta 2021 non superiore a 35 mila euro. Mentre scende a 20 mila la soglia per il riconoscimento del bonus 150. In quest’ultimo caso, saranno riconosciuti entrambe le indennità per un importo complessivo di 350 euro.
Oltre a soddisfare i requisiti richiesti, per beneficiare della prestazione i lavoratori interessati dalla misura, dovranno presentare un’apposita domanda. I cittadini e le cittadine hanno a disposizione diverse opzioni per farlo. Possono inoltrare la domanda, in totale autonomia, attraverso il servizio online, accedendo alla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. In questo caso, occorre essere in possesso di credenziali SPID o CIE (Carta d’Identità Elettronica). In alternativa al servizio online, è possibile rivolgersi agli enti di patronato o il Contact Center. I numeri a disposizione sono 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure, 06 164 164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori telefonici). Ricordiamo che il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 31 gennaio 2023.