Le verifiche effettuate dalla guardia di finanza hanno evidenziato che alcuni distributori speculano sul prezzo del carburante.
Per non cadere nel loro trucco, occorre fare attenzione a una variabile specifica, specialmente quando si fa il pieno.
Scopriamo quindi quali sono i controlli che la guardia di finanza effettua su ogni distributore, e quali evidenze sono emerse dalle verifiche già fatte da quasi un anno a questa parte.
Già dallo scorso Marzo, quando c’è stato l’ennesimo rialzo del gas e dei combustibili fossili, la guardia di finanza ha intensificato i controlli sui distributori di carburante.
Nella primavera del 2022, infatti, il governo Draghi applicò lo sconto sulle accise, e iniziarono le verifiche affinché i gestori delle pompe di benzina applicassero lo sconto e non speculassero sul prezzo del carburante.
Ancora oggi la guardia di finanza continua le sue verifiche in merito al prezzo che i distributori pagano sia per le giacenze, sia per la fornitura.
Il controllo si concentra sul prezzo pagato dal distributore e sulla data di acquisto del carburante, confrontandolo col costo applicato alla pompa per scongiurare che non abbiano pagato meno in precedenza, usufruendo dello sconto sulle accise, e adesso stiano applicando un prezzo più alto come se avessero acquistato il carburante senza lo sconto.
Sì ricorda infatti che l’accisa sul carburante viene pagata a monte dal fornitore, che successivamente si rivarrà sul cliente finale come per l’IVA.
Durante i giorni scorsi, il controllo sui prezzi applicati dai distributori è stato affidato a Benedetto Mineo.
Soprannominato anche “Mister prezzi”, il garante per la sorveglianza dei prezzi dovrà controllare le segnalazioni effettuate dai consumatori e contenere la speculazione sul costo del carburante in tutta Italia.
Qualora Mineo ravvisi delle distorsioni speculative, invierà al ministero delle imprese e del made in Italy segnalazioni che si tradurranno in azioni ispettive delle fiamme gialle, nonché in segnalazioni all’Antitrust dei comportamenti distorsivi del mercato e della concorrenza.
Durante lo scorso anno, le verifiche della finanza sono state più di 5.187.
I controlli hanno scoperto ben 2.809 irregolarità della normativa sui prezzi, così suddivise:
È proprio a quest’ultima irregolarità che gli automobilisti devono prestare più attenzione.
Quando il prezzo è esposto all’esterno del distributore per invitare chi passa a fare rifornimento, bisogna sempre verificare con attenzione che il prezzo applicato alla pompa sia lo stesso di quello esposto.
Se si è distratti, si potrebbe pagare il carburante una qualsiasi cifra, salvo poi accorgersi della discrepanza tra prezzo dichiarato sul tabellone e prezzo alla pompa soltanto al momento del pagamento.
In ogni caso, la guardia di finanza continuerà i suoi controlli in questo primo trimestre del 2023, e con la nuova operazione trasparenza messa in atto dal governo, se i distributori non si adegueranno al prezzo medio nazionale, incorreranno in pesanti sanzioni.