Nonostante la Lira siano in disuso da più di 20 anni, nelle case di tutti può capitare di trovare qualche moneta nascosta, quello che non tutti sanno è che una di queste in particolare può valere una fortuna.
Le 100 Lire oggi avrebbero il valore di 5 centesimi di euro e anche se all’epoca ci si poteva acquistare appena una manciata di caramelle, ad oggi una di queste monete potrebbe arrivare a garantire da sola l’acquisto di una gran bella casa.
La storia della moneta da 100 lire ha origini lontane, infatti ha cominciato a circolare sin dal 1746 sotto forma di cartamoneta ed ha viaggiato negli anni cambiando non solo materiale ma anche immagine. La classica moneta conosciuta da tutti è stata tuttavia introdotta in Italia nel 1955, e su di essa viene rappresentata la testa di Italia laureata rivolta a sinistra e circondata dalla legenda e, dall’altra parte, la famosa dea Minerva.
Inizialmente la moneta aveva un diametro di 27,8 millimetri, con contorno rigato e pesava 8 grammi, la sua gemella più piccola è stata coniata a partire dal 1990 e, pur mantenendo gli stessi soggetti la sua dimensione era di appena 18,3 millimetri di diametro per un peso di 3,3 grammi. Questa modifica è stata necessaria a causa del suo limitato potere di acquisto ma la sua produzione è durata molto poco poiché la moneta tendeva a perdersi ed era particolarmente scomoda.
Una di queste 100 Lire ora potrebbe arricchire il fortunato possessore dato che, proprio a causa di tutte queste modifiche sono in circolazione alcuni esemplari particolari con errori di produzione che le rendono molto ambite dai collezionisti.
Gli errori più ricercati sono presenti maggiormente nel lato in cui è raffigurata la Dea romana della lealtà in lotta e della guerra giusta, Minerva, la quale teneva con la mano sinistra la propria lancia mentre con la destra toccata i rami di un albero di alloro.
Su questo lato della moneta veniva anche indicata la data di coniazione ed il valore di 100 Lire, peccato che una distribuzione errata delle Lire mise in circolazione una quantità non ben definita di monete con la scritta “prova”, il che le rendeva totalmente inutilizzabili in passato ma che gli ha permesso di acquisire un valore quasi inestimabile al giorno d’oggi.
Secondo i collezionisti questo errore fa rientrare la moneta da 100 Lire nella classificazione delle “Rare R3” e secondo le stime, le monete conservate in ottimo stato possono arrivare a raggiungere una quotazione di 200mila euro.