Allarme medicinali, alcuni di questi sono introvabili: ecco l’elenco dell’AIFA
L’inverno è comunemente associato alla circolazione di influenze, virus e batteri e proprio a causa di questi malanni le farmacie finiscono per distribuire grandi quantità di medicinali, fino ad esaurimento.
La situazione di crisi tuttavia non comporta una novità, infatti è dal periodo del Covid che le persone assistono a dei veri e propri buchi di di distribuzione dei medicinali, tanto che alcuni prodotti sono del tutto introvabili in molte zone della penisola.
Sono tanti i fattori che stanno causando disagi e ritardi nella creazione e distribuzione dei medicinali, a partire proprio dalle enormi problematiche correlate al Covid19, infatti durante e dopo il lockdown non era difficile incorrere in lunghe liste di medicinali introvabili. Le circostanze sono peggiorate durante la guerra tra Russia ed Ucraina, durante la quale sono scarseggiati i materiali destinati al packaging delle medicine, la cui produzione è stata rallentata anche per via della crisi energetica.
Un altro fattore molto impattante sul numero di medicinali disponibili è il picco dei contagi non solo dell’influenza ma anche delle nuove varianti del Covid che circolano indisturbati nei paesi distributori dei principi attivi come la Cina o l’India.
L’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, aggiorna costantemente le proprie liste dei medicinali carenti o non disponibili, in cui rientrano anche i nomi più comuni e richiesti per la cura di febbre, tosse, dolori alle vie respiratorie e grastrointestinali:
- Augmentin
- Aspirina
- Amoxicilina
- Clenil
- Maalox
- Mucosolvan
- Neo Borocillina
- Fluifort
- Gaviscon
- Lasix
- Nurofen
- Tachipirina
Medicinali introvabili, l’allarme è stato lanciato già nel 2022
L’unione tra le difficoltà di produzione e l’alta richiesta, dovuta anche dalla stagione influenzale, non ha fatto altro che creare allarme tra i cittadini malati, i quali però sono stati rassicurati dal presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani tramite un comunicato su Radio Capital.
Andrea Mandelli, presidente della FOFI, ha dichiarato che: “i cittadini non vengono mai lasciati soli, i farmacisti restano un punto di riferimento insostituibile per informare e orientare i pazienti, anche suggerendo l’utilizzo di farmaci equivalenti e alternative della stessa classe terapeutica”.
Sempre nello stesso intervento Mandelli ha aggiunto: “Si tratta di una questione complessa che riguarda da vicino la salute delle persone, per questo va affrontata al più presto e secondo una visione di sistema, tenendo conto dell’attuale contesto economico ed energetico che incide sui costi di produzione e distribuzione dei farmaci, beni per i quali non sono possibili fluttuazioni del prezzo che è deciso dallo Stato”.