Bonifico, non rischiare: la cifra che ti può rovinare (anche se la ricevi)
Bisogna prestare attenzione a non superare certi importi quando si effettua o si riceve un bonifico: ecco quando potrebbe scattare il controllo del Fisco sui trasferimenti di denaro.
Secondo le nuove norme si susseguiranno le verifiche finanziarie per i trasferimenti di denaro tramite bonifici: le banche sono tenute a controllare lo spostamento di cifre attenendosi alle regole.
Il provvedimento UIF del 25 agosto 2020 disciplina il controllo che gli istituti di credito devono effettuare riguardo alle operazioni finanziarie d’importo superiore ai 5mila euro attraverso il sistema S.A.R.A. (Segnalazioni AntiRiciclaggio Aggregate). Lo scopo di questa normativa è quello di ottenere costanti verifiche per contrastare la crescente evasione e il riciclaggio fiscale. Sono previste importanti sanzioni nel caso in cui le banche, le poste, le finanziarie e in generale i diversi istituti di credito decidano di non rispettare le regole o commettano errori nella fase di controllo delle importanti transazioni finanziarie di cui sono protagonisti.
Limiti all’importo del bonifico: quando scatta il controllo fiscale
Per ogni bonifico che comporta un trasferimento di denaro d’importo maggiore a 5mila euro potrebbe scattare il controllo del Fisco: è importante che nella sezione dedicata alla causale sia indicata la motivazione esatta di quel trasferimento. Il provvedimento UIF prevede che proprio nel 2022 ci sarà un forte controllo su tutte le operazioni finanziare che superano i 5000 euro.
La soglia è stata decisamente ridotta rispetto al precedente limite del 23/12/2013, in cui era fissato il valore di 15.000 euro. Questo cambiamento è orientato alla lotta all’evasione fiscale che resta un problema molto grave per l’Italia: attraverso questi provvedimenti mirati si vuole contrastare in modo sempre più forte la tendenza ad effettuare movimenti di denaro “illeciti” che potrebbero essere connessi anche alla pratica del riciclaggio.
La nuova normativa si rivolge a banche, poste ed altri intermediari: queste realtà sono chiamate a comunicare allo UIF periodicamente i movimenti finanziari dei clienti che superano i 5.000 euro. Naturalmente l’Unità di Informazione Finanziaria riceve le segnalazioni ma non necessariamente effettua controlli su tutti i bonifici in entrata o in uscita che superano la soglia limite stabilita dal provvedimento.
Il controllo del Fisco scatta in base alla presenza di una serie di “campanelli d’allarme” specifici: secondo questi criteri l’Agenzia delle Entrate potrebbe effettuare controlli anche su movimenti di importo inferiore ai 5mila euro. Per evitare di incappare in verifiche dei propri movimenti di denaro è necessario che le operazioni di trasferimento di soldi siano eseguite nel rispetto delle norme tributarie vigenti.