Scaldarsi con i termosifoni quest’anno si sta rivelando più caro che mai, soprattutto a causa dell’aumento del costo del gas naturale e proprio a causa di ciò le persone scaldano casa con impianti alternativi.
Nell’ultimo anno le vendite di stufe a pellet, a legna e camini sono aumentate in maniera repentina già dai mesi estivi, periodo in cui si preannunciava un inverno molto complicato dal punto di vista economico, sia per l’Italia che per il mondo intero.
La scelta di utilizzare sistemi di riscaldamento alimentate a pellet o a legna è stata anche incentivata non solo da veri e propri bonus statali e regionali, ma anche dall’alta efficienza riscaldante e da un (allora) basso costo dei combustibili, basti ricordare che nel 2021 e fino a metà del 2022 15kg di pellet si potevano trovare facilmente a 5-6 euro.
Come conseguenza di questo aumento repentino delle installazioni sono stati incrementati anche i controlli effettuati sugli acquisti e sull’uso degli impianti, cercando irregolarità che vengono punite con multe molto salate che possono essere comprese tra i 500 ed i 5mila euro, destinati agli utilizzatori responsabili dell’uso dell’intero impianto ma anche agli installatori.
Le norme da seguire sono molte e, purtroppo, variano a seconda della Regione, ma anche a seconda della provincia o addirittura del comune, quindi è necessario informarsi molto attentamente quanto si intende accendere la propria stufa o camino per riscaldarsi poiché si potrebbe andare incontro a sanzioni molto più alte delle bollette tanto temute.
La prima cosa da tenere a mente è che esistono delle distinzioni tra impianti di nuova installazione e quelli preesistenti nelle abitazioni. Nel primo caso bisognerà assicurarsi che il nuovo acquisto soddisfi i requisiti molto stringenti legati alla qualità ed alla sicurezza. Generalmente questo valore viene indicato con delle stelle che vanno da 1 a 5 e molte Regioni hanno imposto il divieto di installazione di prodotti inferiori alle 4 stelle.
Le normative regionali inoltre possono anche stabilire dei divieti o permessi che variano a seconda della qualità dell’aria quindi maggiore sarà l’inquinamento atmosferico e più alte dovranno essere le stelle legate all’impianto utilizzato. Queste norme sono molto comuni soprattutto nel Veneto ed in Lombardia.
Va inoltre ricordato che è compito del proprietario dell’impianto tenere al sicuro il certificato di conformità rilasciato dagli installatori, il certificato ambientale ed anche il libretto in quanto sono documenti di fondamentale importanza nel caso in cui ci si confronti con dei controlli a campione.