Reddito di Cittadinanza, c’è un importante adempimento da espletare: si rischia la sospensione
I titolari di reddito di cittadinanza hanno un importante adempimento da compiere entro il prossimo 31 gennaio, per non rischiare la sospensione del sussidio. Vediamo di cosa si tratta e come procedere.
Con l’arrivo del nuovo anno, i beneficiari del reddito di cittadinanza per evitare la sospensione dell’erogazione del sostegno economico, devono provvedere entro la fine del mese all’aggiornamento della certificazione ISEE.
Come molti sanno, il modello ISEE è un documento di fondamentale importanza, considerato che costituisce il principale strumento di accesso a determinati bonus e prestazioni sociali agevolate. Tra le altre cose, la certificazione ISEE è indispensabile per il riconoscimento della misura di sostegno economica introdotta nel 2019 dal Governo Conte, ovvero, il reddito di cittadinanza. L’ISEE ha validità annuale, dunque, deve essere rinnovato entro il primo mese dell’anno. Il suo mancato ricalcolo, potrebbe comportare la sospensione del pagamento del reddito di cittadinanza 2023.
Ad ogni modo, va specificato che i beneficiari di reddito di cittadinanza hanno a disposizione tutto il mese di gennaio per provvedere al rinnovo del modello ISEE. Giacché, l’erogazione del corrispettivo di gennaio sarà comunque espletata dall’INPS.
Reddito di cittadinanza, l’importanza del rinnovo dell’ISEE
Ricapitolando, i titolari che non provvederanno entro il 31 gennaio al ricalcolo ISEE, rischiano a partire dal prossimo febbraio la sospensione della ricarica che, ripartirà. Solo una volta presentato il nuovo modello.
Per rinnovare l’ISEE è possibile recarsi presso i centri di assistenza fiscale della propria zona, rivolgersi ad uno studio professionista oppure, muoversi in totale autonomia attraverso il sito ufficiale dell’INPS. Oltre alla compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), è necessario presentare alcuni importanti documenti. Innanzitutto, è necessario presentare il documento di identità del titolare della domanda, contestualmente, ai codici fiscali dei componenti del nucleo familiare. In più, occorre presentare la dichiarazione dei redditi riferita all’anno precedente e tutti i documenti attestanti il patrimonio mobiliare e immobiliare. Solo a questo punto sarà possibile ottenere il ricalcolo dell’importo ISEE.
In conclusione, ricordiamo che a partire dal quest’anno, entrano in vigore anche le modifiche apportate al sussidio targato Movimento 5 stelle, dal Governo Meloni attraverso l’approvazione della Legge di Bilancio. La stretta al reddito di cittadinanza riguarderà diversi milioni di beneficiari. Nello specifico, da gennaio 2023, i cittadini tra i 18 ed i 59 anni che potranno lavorare e non hanno in famiglia disabili, minori o anziani over 60, perderanno gradualmente il riconoscimento al sussidio. Fino alla sua totale abolizione prevista per il 2024. Il discorso cambia per gli inoccupabili, che continueranno a percepire l’assegno.