Codice iban: tutto quello che c’è da sapere per non incappare in spiacevoli truffe
Tutti avranno già sentito parlare di codice IBAN, eppure, sono davvero in pochi a sapere con esattezza cosa sia e se fornire questo codice bancario può significare esporsi al rischio di frodi o truffe. Facciamo chiarezza.
L’International Bank Account Number, meglio conosciuto come codice IBAN, serve ad effettuare e ricevere pagamenti in Italia e all’estero. I caratteri di questo codice alfanumerico sono 27 (anche se in altri paesi può arrivare a 34) e sono utili a trasmettere alle banche un’informazione ben precisa.
Infatti, la parte iniziale composta da due lettere serve ad indicare il paese, ad esempio IT per l’Italia, FR corrisponde alla Francia, DE alla Germania. I due numeri successivi sono i cosiddetti caratteri di controllo internazionale IBAN, ovvero, un numero che serve a ridurre al minimo il rischio di riportare un codice sbagliato. Segue il CIN (Control Internal Number) ovvero una lettera utile a verificare la corretta trascrizione dei successivi 22 caratteri. Poi c’è l’ABI che sta per Associazione Bancaria Italiana, composto da cinque numeri che identificano l’istituto di credito che ha rilasciato l’IBAN. I successivi cinque numeri identificano il CAB, Codice di Avviamento Bancario, che rimanda alla filiale dove l’IBAN è stato rilasciato. Infine, gli ultimi 12 numeri rappresentano il numero effettivo del conto corrente.
In buona sostanza, attraverso il codice IBAN è possibile identificare il paese di provenienza del conto, la banca, la filiale ed il numero di conto corrente del cliente. A questo punto, in molti si staranno giustamente, chiedendo se fornire il proprio codice IBAN possa significare esporsi ad eventuali frodi o truffe. Scopriamolo insieme nel paragrafo che segue.
Cosa fare con il codice IBAN
L’IBAN è stato introdotto a partire dal 2008 e serve ad effettuare e ricevere bonifici, accreditare pagamenti, come ad esempio lo stipendio o la pensione, e addebitare utenze. Insomma, tutti ne avranno, certamente, sentito parlare ma ancora pochi sanno se dare il proprio IBAN può significare cadere nella trappola di malintenzionati.
Ebbene, chiariamo subito, conoscere il codice IBAN di qualcuno, non è sufficiente per portare via denaro dal suo conto corrente. In altre parole, la possibilità che qualche malintenzionato possa prelevare denaro da un conto corrente, solo conoscendo il codice IBAN è praticamente pari a zero.
Al fine di prelevare denaro, oltre al codice bancario c’è bisogno di entrare nella home banking, ma anche in quel caso sarebbe davvero difficile, considerato che per accedervi viene richiesto il codice pin da inserire. In più, qualora dovesse essere superato questo ostacolo, è bene sapere che di norma, le banche inviano una notifica in caso di operazioni. Pertanto, il cliente entrando nella piattaforma può tranquillamente annullare l’operazione fraudolenta.