Aumenta il prezzo della benzina e dei pedaggi autostradali: la stangata d’inizio anno per gli automobilisti italiani

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Dall’inizio del nuovo anno spariranno gli sconti sulle accise, con un sensibile aumento dei prezzi del carburante.

A tutto questo si potrebbe aggiungere anche l’incremento dei pedaggi autostradali, perché le tariffe non vengono ritoccate da diversi anni e l’Aiscat richiede di poter aumentare il costo del pedaggio su tutte le autostrade italiane.

Vediamo dunque come sarà l’aumento del prezzo sul pieno da gennaio, e soffermiamoci sulle motivazioni dell’aumento del pedaggio che attualmente è al vaglio del governo.

Aumenta il prezzo della benzina

In seguito al precedente provvedimento del governo in materia di accise sul carburante, gli sconti sono stati dimezzati, ma adesso verranno del tutto azzerati.

Il Codacons fa notare che questa condizione potrebbe portare a un ulteriore e insostenibile aumento dei prezzi del carburante. L’associazione a tutela dei consumatori pone l’accento sull’aumento che si è registrato già a partire dal dimezzamento dello sconto sulle accise compiuto durante il mese scorso.

In seguito a questa riduzione, si è osservato un incremento del prezzo medio sul pieno di carburante di 6,10 euro, che in un anno si traduce in almeno 146 euro in più.

Questa proiezione viene formulata prendendo in considerazione l’esigenza di fare 2 pieni nell’arco di un mese.

Se invece si ha bisogno di fare 3 pieni al mese, l’aumento sul prezzo di carburante diventa di 220 euro annui.

Aumento prezzi carburante e pedaggi

Si presume, dunque, che dal primo di Gennaio 2023 gli sconti sulle accise verranno del tutto eliminati.

Se questo dovesse avvenire, le ripercussioni sarebbero devastanti e immediatamente percepibili sul rifornimento di carburante.

Per ogni automobilista, si registrerebbe un aumento medio sul pieno pari a 9,15 euro, che misurato sulla media annuale diventa di 219,6 euro.

A tutto questo, si aggiungerebbe anche l’aumento sul costo del pedaggio autostradale.

Su questo fronte, l’Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori AISCAT ha richiesto al governo di poter operare un aumento sul costo dei pedaggi.

Le tariffe al casello non vengono ritoccate dal 2018, e le richieste dell’AISCAT sono attualmente al vaglio dell’esecutivo.

Proprio in queste ore, infatti, i ministeri competenti per materia stanno verificando le ripercussioni che l’aumento del costo a casello avrebbe sul versante macroeconomico, e solo in seguito all’analisi del complesso sistema di pedaggi italiano potranno decidere se concedere o meno l’aumento sul prezzo delle autostrade.

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Gli aumenti per chi viaggia su strada potrebbero, quindi, essere di non poco conto, a partire dall’aumento certo sul costo della benzina, nonché del carburante in genere, per terminare al probabile incremento sul prezzo del pedaggio autostradale.