Sei curioso di sapere quale sia la città italiana in cui si vive meglio? Ce lo dice l’annuale indagine de Il Sole 24 ore.
Come ogni anno, negli ultimi 33 anni, Il Sole 24 ore ha condotto un indagine sulla qualità della vita delle città del nostro Belpaese. Ne è venuta fuori un interessante classifica che andiamo subito a scoprire.
Va specificato, che per la realizzazione del rapporto annuale, gli esperti de Il sole 24 ore, hanno tenuto conto di diversi parametri. È stata valutata la giustizia, il grado di sicurezza avvertito dagli abitanti e di diffusione della criminalità. Un altro parametro di valutazione fondamentale è stato la qualità della vita dei cittadini, in particolare per quanto riguarda i giovani, i bambini e gli anziani. In più è stato valutato l’indice di sportività e l’utilizzo di fonti rinnovabili.
Sulla base di questi fattori, la città che attualmente offre la migliore qualità di vita in Italia, è Bologna. Un risultato che non sorprende poi così tanto, considerato che non è la prima volta che il capoluogo emiliano si aggiudica la medaglia d’oro come città italiana in cui si vive meglio. Infatti, all’ombra delle due Torri hanno festeggiato già nel 2000, nel 2004, nel 2011 e più recentemente nel 2020. Scopri la classifica completa nel paragrafo successivo.
Insomma, ad occupare il primo gradino del podio nella classifica delle città italiane con la migliore qualità della vita è Bologna, che si lascia alle spalle Bolzano e Firenze, rispettivamente al secondo ed al terzo posto della classifica.
Si distinguono per una buona qualità della vita anche Siena, che per il 2022 si piazza in quarta posizione, seguita a ruota dalla città di Trento ed Aosta, rispettivamente al quinto e sesto posto del report stilato da Il Sole 24 ore. Ad occupare il settimo, l’ottavo ed il nono posto della classifica delle città italiane in cui si vive meglio, troviamo Trieste, Milano e Parma. Fanalino di coda nella top ten Cremona.
Insomma, appare evidente un predominio del Nord rispetto al Sud. Sul fondo soprattutto la Calabria, con la città di Crotone che veste la maglia nera per il terzo anno consecutivo. Non va meglio alla capitale che si piazza al 31° posto della classifica, giù in picchiata di ben diciotto posizioni rispetto al 2021. Tuttavia, a Roma va il triste record nell’indice di litigiosità, stabilito sulla base del numero di cause civili iscritte nei tribunali nei primi sei mesi di quest’anno.