Cambia il Reddito di Cittadinanza: approvato in Commissione Bilancio l’emendamento che effettua una stretta sui requisiti per averlo.
Bisognerà portare a termine la scuola dell’obbligo e cambieranno anche i requisiti per ritenere un’offerta di lavoro “congrua”.
Vediamo quindi quali sono gli emendamenti proposti da Noi Moderati, a firma di Lupi, che vanno a modificare radicalmente due punti molto importanti per percepire o continuare ad avere il Reddito di cittadinanza.
Dai dati relativi ai percettori del reddito di cittadinanza è emerso che quasi 370.000 percettori hanno dai 18 ai 29 anni.
Tra questi, almeno 11.300 hanno solo la licenza elementare e quasi 130.000 persone hanno conseguito soltanto la licenza media.
Il ministro Valditara si è detto preoccupato da questi dati, perché continuare a erogare il Reddito di Cittadinanza anche a queste persone potrebbe equivalere a premiare chi viola un obbligo di legge.
Si ricorda, infatti che, in Italia, l’obbligo di frequenza scolastica dura dieci anni, dai 6 ai 16 anni.
L’obbligo scolastico è finalizzato al conseguimento di un diploma o di una qualifica professionale entro il 18° anno di età, quindi la situazione prima riguardante i soggetti che percepiscono il reddito di cittadinanza senza prima adempiere all’assolvimento dell’obbligo di istruzione, risulta insostenibile.
Per avere ancora diritto al Reddito di Cittadinanza, bisognerà terminare la scuola, e l’emendamento alla legge di bilancio approvato dalla commissione prevede che, a partire dal 1° gennaio 2023, per fare la domanda di Reddito bisognerà completare il proprio percorso di istruzione, oppure seguire dei percorsi di formazione professionale che siano egualmente validi per l’assolvimento di tale obbligo.
Le modifiche da ultimo approvate dalla Commissione Bilancio vanno anche nella direzione di cambiare i requisiti della prima offerta di lavoro. Sparisce l’aggettivo “Congrua”, e quindi cambieranno anche i criteri per considerare legittimo il rifiuto della prima offerta di lavoro.
Attualmente, un’offerta di lavoro risulta congrua quando la distanza fra la propria abitazione e il posto di lavoro è inferiore agli 80 km, ed il lavoro è raggiungibile coi mezzi pubblici in meno di 100 minuti.
Inoltre, per essere considerata tale, l’offerta deve essere anche coerente con le competenze del soggetto percettore, nonché le proprie esperienze lavorative pregresse.
Cambiamenti importanti, dunque, che il Reddito di cittadinanza avrà già dal 1° gennaio 2023, ma saranno sufficienti ad assicurare un miglioramento delle condizioni di occupabilità degli italiani percettori di RdC?
Quel che è certo è che molti furbetti dovranno rimboccarsi le maniche e iniziare a migliorare le proprie condizioni di occupabilità, volenti o nolenti.