Tra tutte le misure descritte nella Legge di Bilancio 2023 ce n’è una davvero poco discussa che riguarda la variazione del costo delle sigarette e del tabacco, che sarà attiva già da Gennaio 2023.
La novità, che colpirà soprattutto una categoria di fumatori, ha lo scopo di equiparare le accise presenti sui prodotti che fino ad oggi erano protagonisti di disparità piuttosto evidenti, aumentando le accise del tabacco di ben 40 centesimi.
Secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio, la Meloni ha continuato a seguire la via degli aumenti già indicata dai precedenti governi, concentrandosi non più solo sulle cartine delle sigarette fai-da-te ma incrementando di 40 centesimi i pacchi da 30 grammi di tabacco trinciato.
I cambiamenti saranno validi già a partire da Gennaio e permetteranno al Governo di ottenere circa 50 milioni di euro durante l’arco di tutto il 2023, risorse che saranno utili per ridurre gli aumenti destinati alle accise presenti sui classici pacchetti di sigarette confezionate. In questo modo l’85% delle persone che consumano le sigarette confezionate non si troveranno a pagare un maggiore sovrapprezzo rispetto a chi fuma sigarette fai-da-te, percentuale che si è assestata intorno al 15% negli ultimi anni.
Le variazioni di prezzo sono state giustificate in quanto utili nello stabilire un maggiore equilibrio tra le sigarette fai da te e quelle tradizionali, dal 2023 quindi le confezioni di sigarette subiranno un aumento di 28 euro ogni 1000 sigarette (e non più 36 come previsto in passato), mentre il tabacco trinciato usato per rollare le sigarette costeranno 140 euro in più al chilogrammo.
Le uniche escluse dagli aumenti sono le sigarette elettroniche, i cui prezzi rimarranno quindi invariati seguendo il programma già stabilito in precedenza, che prevede un aumento della tassazione al 36,5% (non più al 40% come previsto nella Legge di Bilancio) che verrà distribuito nel triennio 2023-2026.
Bisogna inoltre ricordare che nonostante nella Legge di Bilancio sia stata cancellato il limite minimo di pagamento con le carte di credito, che avrebbe dovuto essere stabilito a 40 euro, i tabaccai hanno ottenuto l’esonero totale dall’obbligo di pagamento con il Pos per le sigarette ed i valori bollati.
Questa decisione è stata resa valida già ad Ottobre durante il T2000 a Catania, quando Marcello Minenna, Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha annunciato che: “I tabaccai saranno esentati dall’obbligo di accettare pagamenti con carta di credito per quanto riguarda i tabacchi ed i valori bollati”, escludendo quindi sigarette, francobolli e marche da bollo.