Aumentano i prezzi degli alimentari: sarà un Natale senza zucchero

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I prezzi dei beni alimentari aumentano, e il Codacons avverte: fare la spesa di Natale sarà un vero e proprio salasso.

I cittadini italiani dovranno affrontare un rincaro dei prezzi sui beni alimentari da primato, a partire dallo zucchero.

Il suo prezzo salirà addirittura del 49%, mentre seguiranno a ruota praticamente tutti quei beni alimentari che non possono mancare su un banchetto che si rispetti, o fra gli ingredienti dei principali preparati natalizie.

Vediamo quindi quali saranno le percentuali dei rincari sui prodotti alimentari che si registrano proprio sotto le feste, un momento che invece dovrebbe portare solo allegria e serenità in tutte le famiglie.

Aumento dei prezzi Natalizi: i beni alimentari saranno venduti a peso d’oro

Nella preparazione dei banchetti natalizi, gli italiani andranno a spendere un importo di molto superiore allo scorso anno.

In particolare, tutti i prodotti che servono per preparare i tradizionali manicaretti Natalizi, hanno subito un rincaro medio che si attesta al 13,6%. Se la media non sembra eccessiva, l’aumento in percentuale di ogni singolo bene alimentare preoccupa di più.

  • A partire dall’olio di semi, del quale l’Ucraina era uno dei maggiori produttori mondiali. In questo caso, il suo prezzo è aumentato del 51,4%;
  • Poi abbiamo il burro, alimento il cui prezzo ha subito un incremento del 41,2%;
  • Segue il riso, il cui prezzo registra un aumento del 35,4%;
  • A pari merito nel valore dell’aumento, abbiamo la pasta e la farina, il prezzo delle quali subisce un incremento del 23,6%;
  • Poi ci sono le uova, che rincarano del 21,7%;
  • Infine, tra i prodotti più cari per questo Natale 2022, abbiamo il pane, che subisce un innalzamento del prezzo pari al 16%.

Dalla carne al pesce, gli altri beni alimentari dal costo più salato

Comprare la carne costerà mediamente il 10,5% in più. Sulle carni bianche come il pollo, si registrerà persino il 18% in più, e il pesce surgelato costerà anche il +14,8%, laddove il pesce fresco subirà un aumento dell’8,3% in più. Sui molluschi, inoltre, avremo un rincaro pari al +9,2%.

Tutti i prodotti caseari subiranno un notevole incremento di prezzo, a partire dal latte conservato, che costerà il 32,5% in più.

Poi ci saranno i formaggi freschi, che subiscono un +26,2%, e infine il latte fresco, con un incremento del 20,1%.

Anche all’ortofrutta avremo un rincaro evidente, partendo dai cavoli e dall’insalata, che subiscono un incremento del 19%, e la verdura aumenterà mediamente del 15,2%.

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Infine, per quel che riguarda i beni alimentari, l’aumento di prezzi sotto l’albero sarà del 13,3% in più per le arance e del 6% per le noci.