I social ed i siti di lavoro russi si stanno riempiendo di annunci di lavoro piuttosto particolari e che lasciano ben poco spazio a dubbi. Le richieste arrivano direttamente alla popolazione coinvolta dalla guerra e promettono lauti compensi oltre a vitto e alloggio gratis.
La guerra tra Russia ed Ucraina sembra tutt’altro che finita, soprattutto se si considerano le notizie che arrivano direttamente dai media russi come il Moscaw Times o Meduza, i quali fanno notare, oltre ai particolari annunci di lavoro, anche la preparazione di nuova offensiva che potrebbe partire già da inizio 2023.
La Russia si è attivata per la ricerca di personale, anche non qualificato, che verrà impiegato per la costruzione di trincee e fortificazioni nelle zone attualmente sotto dominio di Putin, tra cui la regione di Lugansk in Ucraina orientale, la regione di Zaporizhzhia in Ucraina meridionale ed a Belgorod, che si trova nella Russa occidentale.
Gli annunci di lavoro propongono una paga molto alta e vitto e alloggio gratuiti, così da cercare di attirare più persone possibili, questa situazione tuttavia non fa altro che mettere in luce la mancanza di volontà da parte della Russia di creare una accordo per terminare gli attacchi militari.
Le offerte di lavoro provengono maggiormente dalla StroiKom, la compagnia che ha anche costruito il ponte di Crimea, l’aeroporto del Solchi, lo stadio Nizhny Novgorod e il grattacielo del centro Lakhta a San Pietroburgo. Le risposte annunci di lavoro però riguardano soprattutto ex dipendenti che si lamentano delle condizioni di lavoro.
“Non fatevi tentare dal lavorare per la StroiKom, non importa quanto vi offrono, Scappate via!” questa è una citazione di un utente in risposta proprio ad un annuncio di lavoro dell’azienda ma sono in molti a riferire inoltre che gli alloggi promessi in realtà fossero tende militari e che gli stipendi oltre a essere meno di quanto dichiarato venivano anche pagati molto in ritardo.
A seguito di queste novità d’Occidente ha inasprito le sanzioni contro la Russia, infatti il Segretario di Stato, Anthony John Blnken ha dichiarato: “Gli Stati Uniti continuano ad imporre costi alla Russia per la sua guerra di aggressione all’Ucraina. Gli attacchi russi hanno devastato le infrastrutture ucraine e provocato distruzione e morte”.
Le sanzioni sono state assegnate a 29 capi di regione e governatori in quanto “responsabili di aver messo in pratica il reclutamento di cittadini in risposta all’ordine di mobilitazione”