Con l’aumento degli acquisti online, è aumentato anche il numero di vittime di truffe tramite internet. Tra le frodi che vanno per la maggiore in questo periodo, quella del pacco in giacenza. Ecco di cosa si tratta e come evitarla.
Con il Natale alle porte cresce il piacere di acquistare regali per i propri cari. E pare che quest’anno i consumatori italiani preferiscano maggiormente l’e – commerce agli store fisici. Si stima che circa il 67% utilizzerà i canali online per i propri acquisti in occasione delle feste.
Tuttavia, come molti già sanno, il web è ricco di insidie e le truffe sono sempre dietro l’angolo. Di questi tempi, le frodi su internet spuntano come i funghi e si contano sempre più vittime.
L’ultima frontiera delle truffe online e la cosiddetta truffa del “pacco in giacenza”. Ecco di cosa si tratta e come evitarla.
Per queste feste natalizie, pare che i consumatori preferiscano di gran lunga affidarsi agli e – commerce per i loro acquisti. Proprio per questo motivo, sono notevolmente aumentati i casi di truffe online. Ed è la stessa Polizia Postale a lanciare l’allarme phishing e a mettere in guardia i consumatori. Possono cambiare alcuni particolari, ma la tecnica utilizzata dai malfattori del web è sostanzialmente la stessa.
In buona sostanza, i criminali informatici, fingendosi un nota azienda di spedizioni o le Poste, informano via email gli ignari malcapitati che c’è per loro un pacco bloccato, invitandoli a cliccare sul link riportato ed inserire i propri dati sensibili per portare a termine la spedizione. Incappare nell’inganno è molto più facile di quello che si possa pensare, giacché, gli account utilizzati sono sempre molti simili a quelli autentici. Tuttavia, possono essere identificati dalla mancanza della certificazione SSL. Infatti, questi indirizzi non iniziano mai con “https” ma con “http”.
In questi casi, proprio come spiega la Polizia Postale, è consigliato non cliccare il collegamento ipertestuale, che riporterebbe ad una pagina nella quale gli utenti vengono invitati ad effettuare un pagamento per lo sblocco della spedizione, mentre, i malfattori del web provvederebbero ad accedere alle informazioni perdonali degli ignari malcapitati. Ricordiamo, infine, che per questo genere di truffe non viene utilizzato solo l’indirizzo di posta elettronica, ma potrebbe comparire anche sotto forma di sms. In questo caso, si consiglia di bloccare immediatamente il mittente, evitando anche un secondo effetto indesiderato. Ovvero che possano essere coinvolti in una sgradita truffa tutti i contatti presenti in rubrica.