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Motori, boom di aumenti nel settore: proprietari di macchine e moto nei guai!

spavento auto
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A partire già dai primissimi mesi del nuovo anno, sono previsti ulteriori rincari sulle spese che riguardano il settore dei motori. Ecco cosa svuoterà il portafogli dei proprietari di macchine e moto.

Non ci sono buone notizie per i motociclisti e gli automobilisti italiani. Stando alle ultime notizie, pare sia in arrivo un inasprimento delle spese che riguardano i veicoli sia a due che a quattro ruote. A partire dagli aumenti già annunciati delle polizze RC Auto e dei carburanti, fino ad arrivare ai costi per eventuali riparazioni in officina, tutto lieviterà a partire proprio dai primissimi mesi del nuovo anno.

Insomma, si prospetta un 2023 nero per chi possiede un proprio mezzo di trasporto, che dovrà fare i conti con nuovi spaventosi aumenti.

Motori: gli aumenti previsti per il 2023

Si parte proprio dalle tariffe RC Auto che, dopo i leggeri ritocchi al ribasso degli ultimi anni, sembrano destinate ad imboccare una brusca inversione di marcia. A lanciare l’allarme il presidente di Assoutenti Furio Truzzi, secondo il quale “Dal prossimo 1 gennaio circa 2 milioni di assicurati rischiano di vedersi quadruplicati i premi delle polizze Rc auto in virtù dell’entrata in vigore della norma, introdotta dalla Legge sulla Concorrenza, che obbliga le imprese estere operanti in Italia ad adottare la procedura di risarcimento diretto. Una novità – spiega Truzzi – che potrebbe costare altri 400 milioni di euro alla collettività degli assicurati”.

preoccupazione
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Non va meglio per quanto riguarda il discorso rifornimento auto e moto. Infatti, in conseguenza delle accise introdotte dal Governo, a partire dal prossimo anno, indipendentemente dall’andamento dei prezzi alla pompa, fare il pieno al proprio mezzo sarà un vero e proprio salasso. A confermarlo le stime di Codacons. Secondo i dati raccolti dall’associazione per i consumatori, fare un pieno di benzina costerà mediamente 6 euro in più. Questo significa che, ogni automobilista o motociclista dovrà sborsare 150 euro in più in un anno per fare rifornimento al proprio mezzo di trasporto privato.

Il nefasto quadro si chiude con le riparazioni in officina. In questo caso, a lanciare l’allarme è Federcarrozzieri che, attraverso una nota diffusa dall’ANSA annuncia: “Nel corso del 2022 sono esplosi i prezzi dei materiali di consumo delle carrozzerie come effetto combinato del caro – energia e del costante rincaro dei pezzi di ricambio, voce che incide per circa il 70% del costo medio delle riparazioni. Gli operatori del settore sono riusciti solo in parte ad assorbire i maggiori costi a loro carico, con la conseguenza che nell’anno in corso i listini al pubblico relativi alle riparazioni hanno subito inevitabili rincari”. E purtroppo, per il 2023 lo scenario sembra destinato a peggiorare ancora, con l’arrivo di ulteriori rincari stimati per un 15% in più rispetto al 2022 e con l’allungamento dei tempi di attesa per gli interventi a causa della complicata reperibilità dei pezzi di ricambio.