La comunicazione dell’Agenzia delle entrate spaventa tutti, occhio al messaggio
Il 2022 è di sicuro l’anno in cui le truffe online hanno avuto sfortunatamente più successo, infatti secondo le stime le perdite medie si attestano intorno ai 2mila euro a persona, un dato davvero sconfortante, soprattutto se si considera che il trend sembra salire ancora.
Le truffe online il più delle volte sfruttano l’ingenuità e la paura delle persone che, non avendo mai avuto una formazione completa sull’uso di internet, rappresentano le vittime perfette per truffe, raggiri e frodi. Il caso dell’Agenzia delle Entrate è piuttosto emblematico, ecco cosa dice il messaggio e come difendersi al meglio dai malintenzionati.
Recentemente sono stati denunciati molti tentativi di truffa da parte dei malintenzionati che, sfruttando il nome e la fama dell’Agenzia delle Entrate, tentano quotidianamente di arrivare ai conti bancari delle vittime attraverso una scusa. La mail arrivata a tantissimi italiani quindi è solo uno dei molteplici tentativi di furto di dati e di denaro registrati nel 2022.
In questo caso specifico la mail avviserebbe di un rimborso che sembrerebbe non essere andato a buon fine, per ricevere il denaro quindi la vittima dovrebbe accedere al link allegato nella mail, inserendo i propri dati così da poter ipoteticamente ricevere quanto gli spetta di diritto, cascando nella loro pericolosa trappola.
Il testo del messaggio che sta circolando nelle caselle di posta è: “Con la presente ti informiamo che nel tentativo di rimborsare l’account l’operazione non è andata a buon fine. Ti invitiamo quindi ad accedere al tuo portale di rimborso per elaborare manualmente il rimborso e durante il processo è possibile aggiornare le informazioni fornite.”
Truffa dell’Agenzia delle Entrate, dalla comunicazione al furto
Qualora il destinatario della mail accettasse di entrare nel link fornito dal messaggio si ritroverebbe davanti un sito molto simile a quello ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, quindi procederebbe con l’inserimento dei propri dati sensibili come ad esempio la residenza, il numero di telefono, ma anche fotocopie di documenti e persino credenziali bancarie.
Il sito di destinazione del link allegato non è altro che un falso, dietro al quale si nascondono i truffatori pronti a raccogliere ogni informazione che viene spontaneamente inviata loro attraverso l’inganno. In questo modo saranno più che liberi di procedere con bonifici, compravendita di dati e con i furti di identità e di denaro.
Per proteggersi da questi tentativi di truffa è bene controllare le comunicazioni e farsi alcune domande:
- Il mittente è solito mandare mail non certificate?
- La comunicazione ha senso?
- Il testo è scritto correttamente?
- Il contenuto della comunicazione è veritiero?
In caso di dubbi poi è sempre meglio contattare direttamente il mittente della mail, chiedendo specifiche in merito ed in caso avvisando della truffa che sta cominciando a girare per il web.