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Risparmiare sul riscaldamento: bastano pochi trucchi per pagare meno

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Risparmio sul riscaldamento: ecco come fare per non pagare una bolletta salatissima.

Col caro energia, il costo del gas ha raggiunto livelli esorbitanti. Tuttavia, per godere di un confortevole tepore, basta veramente poco.

Vediamo quindi come fare per risparmiare sul riscaldamento senza dover fare nessuna rinuncia.

Risparmiare sul costo del riscaldamento

Secondo alcuni, limitando l’uso dei termosifoni al minimo si risparmierebbe sul costo del riscaldamento.

Tuttavia, l’affermazione appena fatta non tiene conto di alcuni aspetti:

  • La potenza richiesta per il riscaldamento;
  • Il tempo in cui l’impianto rimane in funzione;
  • Il tempo necessario per riscaldare l’ambiente.

Azionare il riscaldamento dopo molto tempo dopo averlo lasciato spento, richiede tanto tempo.

Per ottenere la giusta temperatura, l’ambiente molto freddo richiede un grande quantitativo di energia, maggiore rispetto a quello che si richiederebbe se l’ambiente fosse leggermente più caldo.

Per ottenere il risultato sperato in meno tempo, si regola il funzionamento dell’impianto alla potenza massima richiesta. Quello che compensa l’enorme dispendio di energia, è il fatto che generalmente si conta di tenere acceso il riscaldamento per un tempo breve, ma questo espediente potrebbe non funzionare nella maniera sperata.
Vediamo perché.

Accendere il riscaldamento al massimo non conviene

Utilizzare l’impianto di riscaldamento alla massima potenza, comporta un grande dispendio di energia. Per ottenere un riscaldamento ottimale partendo da una temperatura dell’ambiente molto bassa, lo spreco di energia è enorme.

Per ottenere un bilanciamento ottimale fra riscaldamento dell’ambiente e consumo di energia, l’unica strada è quella di utilizzare l’impianto in maniera costante nel tempo.
In questo modo si evita di mantenere il funzionamento delle caldaie al massimo, diminuendo spreco di energia e inquinamento ambientale.

La soluzione migliore, dunque, è quella di tenere i termosifoni accesi sempre, ma alla minima temperatura.

Quando poi diventa necessario aumentare la temperatura, si può intervenire sul termostato in maniera tale da avere un tepore maggiore in breve tempo. Infatti, se l’ambiente non è molto freddo, è più semplice raggiungere un tepore elevato, e subito dopo si può abbassare manualmente la temperatura, per ottenere un risparmio istantaneo.

Come regolare la temperatura degli ambienti

Se la casa è vuota, magari nelle ore in cui gli inquilini sono fuori, il riscaldamento può essere mantenuto al minimo.

Allo stesso modo, è possibile regolare il riscaldamento degli ambienti in maniera diversa, a seconda che ci si trovi in cucina o in bagno, ad esempio.

Tenere alto il riscaldamento del bagno, per esempio, può essere utile a non provocare differenze di temperatura repentini, una volta usciti dalla doccia.

Tenere basso il riscaldamento della cucina, poi, è una scelta intelligente quanto opportuna, perché nell’ambiente in cui si preparano i pasti, in genere si tengono già accesi fornelli e forni, che contribuiscono in maniera significativa ad aumentare la temperatura dell’ambiente.

Questa tecnica, si dimostra molto efficace non solo nell’evitare gli sprechi di energia, ma anche nel diminuire i guasti della caldaia.

Quando i termosifoni vengono usati in maniera intermittente, infatti, la caldaia viene sollecitata in maniera maggiore rispetto a quando se ne fa un uso minore, ma costante.

Di conseguenza, diminuisce la probabilità che l’eccessiva potenza dell’impianto possa danneggiare il meccanismo di riscaldamento.

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Impostare la temperatura ideale, poi, è molto semplice. Gli esperti raccomandano di mantenere il termostato tra i 16 e i 18 gradi per tutta la giornata, aumentando a 21 gradi centigradi nel momento in cui ce n’è il bisogno.