Aviaria, in queste ore si registra un’epidemia senza precedenti: cosa rischiamo
L’Aviaria in Regno Unito sta minacciando molte specie animali vulnerabili, dai polli alle pulcinelle di mare.
È in corso in questi giorni nel Regno Unito un’epidemia di aviaria di gigantesche proporzioni.
Risultano decimati i polli, le oche, i tacchini e altre specie affini. Anche la pulcinella di mare è stata duramente attaccata dalla malattia.
In questi giorni i dati di contagio si stanno facendo sempre più alti. Tacchini, polli e altri animali sono in preda a un’epidemia di aviaria di dimensioni enormi, e il paese si trova in uno stato emergenziale.
Aviaria in Regno Unito: i numeri dei contagi
Il virus è stato identificato come appartenente al ceppo H5N1, e gli allevatori sono in un elevato stato di tensione, derivante dall’elevata probabilità che il virus possa essere trasmesso anche ai propri animali.
Anche diverse specie in via d’estinzione sono state attaccate dal virus e le pulcinelle di mare, come le albanelle, risultano le più colpite tra queste specie.
Per impedire la propagazione del virus sono stati abbattuti moltissimi tacchini e polli in tutto il paese. Agli inizi di dicembre, i casi accertati di aviaria erano ben 137, e risultavano distribuiti in questa maniera: 1 in Irlanda del Nord, 3 in Galles, 9 in Scozia e 124 in Inghilterra.
Le misure restrittive per prevenire il contagio
Il piano messo in atto dalle autorità Britanniche per la prevenzione del contagio prevede delle norme rigorose.
Tutti gli allevatori dovranno seguire alla lettera delle norme igieniche che comprendono la costante igienizzazione delle attrezzature in uso e l’utilizzo di alcune speciali tute anti contagio.
Solo il personale addetto alla loro cura può entrare in contatto con gli animali, e il tempo che gli addetti possono trascorrervi deve limitarsi all’essenziale.
“Lockdown” per i volatili da allevamento
Dal 7 novembre è inoltre obbligatorio un lockdown per quaglie, tacchini, fagiani, polli e volatili da allevamento in genere. Questi devono rimanere all’interno delle fattorie oppure in casa, e potranno stare all’aperto solo qualora siano presenti delle apposite gabbie.
In questa direzione sta andando l’operato delle autorità per arginare gli effetti dell’epidemia di aviaria. Imponendo agli allevatori di non far spostare i propri volatili all’aperto, si può impedire che i volatili domestici entrino in contatto con specie selvatiche, che potrebbero contagiare gli animali da allevamento.
L’uomo non corre un alto rischio di venire contagiato, gli uccelli selvatici, invece possono prendere il virus rapidamente da altri volatili infetti. Perciò, alcuni affascinanti animali come le pulcinelle di mare, risultano a serio rischio di estinzione di fronte a questa grave epidemia.