Anticipo TFS/TFR: importanti novità spiegate direttamente dall’INPS
A fine Ottobre è stata stipulata una convenzione tra l’INPS ed il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che ha permesso all’Istituto di gestire il fondo di garanzia per l’accesso all’anticipo al Trattamento di Fine Servizio dei lavoratori dipendenti pubblici.
La circolare emessa dall’INPS spiega come accedere a tali risorse, accessibili esclusivamente dalle banche e degli intermediari finanziari, spiegando le modalità di accesso, la copertura del fondo e tutte le funzionalità tecniche del fondo di garanzia.
L’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale ha emesso, il 25 Ottobre 2022, la circolare n. 119 in cui fornisce istruzioni sul funzionamento del fondo di garanzia per l’accesso al TFS per tutti i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, accessibile dalle banche o dagli intermediari finanziari.
Il TFS o Trattamento di Fine Servizio, è un indennizzo che viene erogato quando un dipendente pubblico statale termina il proprio periodo di lavoro e può comprendere 3 diversi tipi di trattamenti (Indennità di Buonuscita, Indennità Premio di Servizio, Indennità di Anzianità), che variano a seconda dell’Amministrazione con cui si aveva il contratto.
La garanzia del Fondo, dato in gestione all’Istituto, ha un valore complessivo di 75 milioni di euro e copre l’80% dell’importo totale del TFS, per un valore massimo di 45mia euro. Il fondo è anche alimentato un maniera aggiuntiva dagli istituti finanziatori per un 0,01%, calcolato sull’importo dell’anticipo.
Come accedere al fondo di garanzia
Per poter accedere al fondo, le banche dovranno dimostrare all’INPS di aver versato la commissione con importo pari allo 0,01% sull’importo totale entro il 20 Aprile, 20 Luglio, 20 Ottobre e 20 Gennaio, in base al trimestre in cui è stato stipulato il contratto.
L’istituto bancario dovrà inoltre comunicare le informazioni riguardanti il versamento della commissione dal proprio indirizzo PEC, registrato al sito lavoropubblico.gov.it all’indirizzo PEC anticipotfstfr@postacert.inps.gov.it. A questo punto l’INPS si accerterà del pagamento attraverso il conto specifico di Tesoreria statale n.6167.
Nel caso in cui l’INPS abbia tutta la documentazione necessaria, provvederà automaticamente al pagamento dell’importo dovuto nel caso in cui non venga comunicato diversamente nei 30 giorni successivi. Se entro 60 giorni l’Istituto non è in possesso di tutti i documenti, il richiedente avrà 180 giorni per inviare i documenti mancanti, prima che decada la garanzia.
L’INPS si impegna inoltre a comunicare al Ministero, su base semestrale, gli importi del fondo di garanzia utilizzati, oltre ad un rapporto che analizza l’efficacia del fondo stesso. Nello specifico, l’Istituto invierà comunicazioni al Ministero delle Finanze, il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ed il Ministero per la pubblica amministrazione.