Il Reddito di Cittadinanza subirà forti cambiamenti a partire dal prossimo anno, tuttavia la ricarica mensile spetta a tantissimi nuclei familiari che hanno ancora il diritto al sussidio per il mese di Dicembre. L’INPS ha reso note le date in cui le Poste cominceranno a distribuire i pagamenti.
Dicembre sarà per molti l’ultimo mese in cui potrà essere percepito il Reddito di Cittadinanza, infatti le misure previste per il 2023 taglieranno drasticamente il numero dei beneficiari, che potranno essere composti quasi esclusivamente da inabili al lavoro, i quali potrebbero anche ricevere un aumento sulla somma mensile stabilita dall’INPS.
Il Governo di centrodestra, con a capo Giorgia Meloni, si è da sempre dichiarato contrario al Reddito di Cittadinanza, definendolo un provvedimento che è stato pensato e realizzato male e che ha portato ad enormi spese per lo Stato italiano, privandolo di risorse che sarebbero state utili per incentivare le aziende ad assumere più personale o per creare corsi.
L’eliminazione del Reddito a tutti quei nuclei familiari composti da persone che possono essere facilmente inserite nel mondo del lavoro, permetterà di mantenere e creare dei sostegni economici, come ad esempio lo scudo che protegge le famiglie in difficoltà dal distacco delle utenze anche in presenza di mancato pagamento delle bollette.
Oltre a questo scudo, in via emergenziale sarà anche prorogato il Bonus Bollette, destinato ad aiutare le famiglie con un ISEE basso ma superiore al massimo stabilito dall’ex Governo Draghi. Tutte queste misure saranno possibili solo grazie ai risparmi che si otterranno tramite le modifiche al Reddito di Cittadinanza che coinvolgeranno anche i requisiti di accesso.
L’INPS ha da poco fatto sapere che il pagamento della ricarica potrà essere effettuata intorno al 15 Dicembre, per chi ha richiesto per la prima volta il sussidio, e dal 21 Dicembre per i vecchi beneficiari. A Dicembre l’RDC comprenderà non solo la rata canonica, ma saranno inclusi anche i bonus da 150 e da 200 per chi non li ha già ricevuti nei mesi precedenti.
Questi due bonus, inseriti nei dl Aiuti e Aiuti-Ter dall’ex Governo Draghi, sono stati destinati ad un’ampia platea di persone come i pensionati, i disoccupati, i lavoratori autonomi ed i lavoratori dipendenti, molti dei quali hanno già ricevuto la somma tramite pensioni e buste paga.
I ritardi sul pagamento di questi bonus, per quanto riguarda i beneficiari del Reddito di Cittadinanza, sono dovuti ai controlli effettuati dall’INPS che ha verificato la situazione effettiva di ogni componente dei nuclei familiari.