Il fisco controlla ogni tuo movimento bancario, attento a ciò che prelevi
Nonostante gli incentivi degli scorsi Governi, che hanno reso più invitanti i pagamenti elettronici e digitali, moltissimi italiani preferiscono usare il contante per i pagamenti quotidiani come la spesa alimentare o il carburante.
Il Governo della Meloni sta cercando si trovare un equilibrio tra i pagamenti tradizionali e quelli elettronici, senza però fermare o rallentare la lotta all’evasione fiscale, tanto che sembrano addirittura intensificarsi i controlli messi in atto dall’Agenzia delle Entrate.
Il tetto stabilito al contante nel 2022 è stato fissato ad un massimo di 2mila euro e nel 2023 il limite sarebbe dovuto scendere ulteriormente, fermandosi a mille euro, tuttavia la Meloni ha deciso di cambiare decisamente rotta, proponendo una soglia, ben più alta, di 10mila euro.
Questa decisione porterà sicuramente molti più italiani a tornare all’uso più consistente del contante, soprattutto se si considera il futuro comportamento dei commercianti e professionisti che, senza aver più nemmeno il rischio di una multa prediligeranno sicuramente i pagamenti tradizionali.
La Meloni ha dichiarato di voler mantenere liberi i contanti in quanto risultano essere, ad oggi, l’unica forma davvero gratuita di pagamento che è a disposizione dei cittadini e che risulta utilizzabile senza intromissione di istituti bancari o altre aziende che prelevano una percentuale ad ogni transazione.
Come saranno intensificati i controlli del Fisco
L’Agenzia delle Entrate ha piena facoltà di controllare ogni movimento che viene effettuato sul proprio conto corrente bancario o postale, analizzando i bonifici, i pagamenti elettronici, i prelievi ed i depositi, confrontandoli con quelli effettuati in passato così da scovare eventuali situazioni dubbie.
Per controllare a fondo il conto di ogni cittadino il Fisco utilizza un’intelligenza artificiale che ha la capacità di riuscire a catalogare e memorizzare un’infinità di transazioni, evidenziando immediatamente le persone che riescono a vivere senza ritirare o usare i propri soldi e chi, al contrario, ritira più di quanto dovrebbe.
Ovviamente i dati personali dei cittadini sono coperti da totale privacy, le forze dell’ordine però possono analizzare i profili delle persone sospette solo in caso di comprovata evasione fiscale, così da poter accedere a controlli più approfonditi confrontando i dati con quelli delle altre Amministrazioni Pubbliche.
Con questo tipo di controllo l’Agenzia delle Entrate può conoscere a fondo tutte le abitudini dei cittadini, stilando un profilo preciso dei soggetti controllati, riuscendo ad entrare a conoscenza dei gusti e delle abitudini di ognuno, senza il rischio che possa sfuggire nemmeno la più piccola somma di denaro.