Varata la legge di Bilancio 2023: nuovi aiuti con la manovra del governo Meloni
Legge di bilancio 2023: il governo ha varato la nuova manovra finanziaria.
Sono tante le misure a sostegno di famiglie e lavoro, e molte confermano alcune indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi.
Vediamo dunque quali sono le misure che verranno adottate per il 2023 al fine di far fronte al caro bollette e all’aumento dell’inflazione.
Legge di bilancio 2023: rimane il reddito di cittadinanza, ma ancora per poco
Come aveva annunciato in campagna elettorale il governo di centrodestra si avvia all’abolizione del reddito di cittadinanza. Viene rifinanziato lo strumento per il 2023, ma si riducono i mesi per usufruirne, che da 18 diventano 8. Inoltre è stato pensato un corso di riqualificazione o formazione professionale da svolgersi in sei mesi. Se non si dovesse seguire, il beneficio decadrà.
Il sostegno si perderà anche nel momento in cui il beneficiario di RdC dovesse rifiutare una offerta di lavoro congrua. A far data dal primo gennaio 2024, il sussidio scomparirà del tutto e in sua sostituzione interverrà una nuova misura.
La manovra in legge di bilancio per il 2023
Le misure presenti nella legge di bilancio sono molte, e tutte a diretto sostegno delle persone in difficoltà economica. Si parte dalla “Carta risparmio spesa”, destinata ai redditi bassi fino a 15.000 euro, che fa capo a un provvedimento da 500 milioni di euro. La misura della Carta risparmio spesa sarà di competenza dei comuni, che ne gestiranno l’erogazione, e sarà utile per comprare beni di prima necessità.
Si alza il tetto del contante a 5.000 euro, dai 1.000 attuali a partire dal primo Gennaio 2023.
Gli aiuti per contrastare il caro energia nel primo trimestre dell’anno ammontano a oltre 21 miliardi di euro.
Nelle bollette verranno eliminati gli oneri impropri, e fino al 30 marzo 2023 viene rifinanziato il credito d’imposta per il gas naturale e l’energia elettrica.
Questo andrà a beneficio dei ristoranti, dei bar e per gli esercizi commerciali, e verrà aumentato dal 30 al 35%. Inoltre, le imprese che consumano più energia elettrica e gas naturale potranno avere un credito d’imposta del 45% per l’acquisto dell’energia.
I fondi per la sanità aumentano
I finanziamenti per la sanità diventano più alti, in particolare sono stati finanziati fondi per 1,4 miliardi di euro per il 2022 e 500 milioni per il 2023. Agli enti pubblici locali sono stati stanziati quasi 3,1 miliardi di euro, che andranno a finanziare anche il trasporto pubblico locale.
Confermato il taglio delle imposte sul reddito dei lavoratori, che dal 2% per i redditi oltre i 35.000 euro annui arriverà al 3% per i redditi fino a 20.000 euro.
L’IVA viene ridotta al 5% per i prodotti per l’igiene intima femminile e per i bambini infanti.
L’assegno unico per le famiglie aumenterà e ci saranno degli aiuti per il lavoro.
Verrà in particolare agevolata l’assunzione delle donne under 36, e anche per chi continua a percepire il reddito di cittadinanza, mentre viene confermata la flat tax incrementale e anche il bonus acquisto prima casa per i giovani.
Tasse sul reddito e pensioni: tra sgravi fiscali e aumenti degli assegni
I provvedimenti sulle tasse partono dall’estensione della flat tax per partite IVA e lavoratori autonomi con un reddito fino a 85.000 euro, e lo stralcio delle cartelle esattoriali fino al 2015 con valore massimo di 1.000 euro.
In materia previdenziale, le pensioni minime saliranno da 523 a circa 600 euro, mentre l’Ape sociale e l’opzione donna rivisitata sono state confermate. Per le altre pensioni ci sarà un’indicizzazione al 120%, e sarà infine introdotta una nuova misura per andare in pensione.
Questa si chiamerà quota 103, e permetterà di ottenere l’assegno pensionistico con un requisito contributivo di 41 anni e un’età di 62. Per chi invece vuole continuare a lavorare, avremo un bonus.