Stretta del Governo sui riscaldamenti, controlli serrati ai punti di maggior consumo
In tema riscaldamenti, il Governo ha dettato delle precise disposizioni e, al fine di verificarne il rispetto, saranno attivati scrupolosi controlli. Ecco come funzioneranno.
La crisi energetica causata dal conflitto tra Russia ed Ucraina, ha spinto il Governo italiano a dettare precise indicazioni per un risparmio energetico. Pertanto, con lo scopo di verificare il rispetto delle disposizioni, saranno attivati frequenti monitoraggi su locali commerciali, edifici pubblici, impianti condominiali e tutti i punti considerati a maggior consumo.
Il messaggio del Governo è piuttosto chiaro “bisogna consumare meno gas”. E questo non solo per fronteggiare una ipotetica interruzione delle forniture di gas da parte della Russia, ma anche per contrastare il problema caro – energia. Per questo motivo, il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani ha firmato il Decreto, nel quale vengono stabiliti i nuovi limiti da rispettare.
Tra le misure previste, innanzitutto, caloriferi giù di un grado. Passando dagli attuali 20 a 19 gradi centigradi. In più i riscaldamenti potranno essere in funzione per un’ora in meno al giorno e per un periodo di tempo più breve rispetto allo scorso anno. Posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di chiusura dei termosifoni.
Chiaramente, al fine di controllare che vengano effettivamente rispettate queste nuove disposizioni, saranno attivati serrati controlli che riguarderanno principalmente i punti a maggiore consumo come gli edifici pubblici, i locali commerciali e gli impianti condominiali.
Stretta sui riscaldamenti: come funzioneranno i controlli
Con lo scopo di agevolare l’applicazione delle nuove disposizioni, saranno attivati serrati monitoraggi sui punti considerati di maggior consumo. Questa attività di controlli saranno a campione, ma non è prevista nessun tipo di sanzione nei confronti di chi non rispetterà il piano del Governo.
Infatti, proprio come ha affermato il Ministro Cingolani, il piano del governo si baserà soprattutto sulla sensibilizzazione dei cittadini, invitati ad un cambiamento delle proprie abitudini al fine di imparare a consumare meno gas.
Ad ogni modo, proprio come chiarisce il Mite in una nota “… le riduzioni hanno delle esenzioni: in particolare non saranno applicate agli edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili e agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell’aria, oltre che agli edifici che sono dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili”.