IMU: cambia tutto, ora la competenza è delle Regioni
A Dicembre scadrà la seconda rata dell’IMU, dal 2023 però le cose potranno cambiare drasticamente, soprattutto per una regione in particolare, in cui l’autonomia farà un passo avanti e si estenderà anche su questa tassa.
Il Friuli Venezia Giulia sta per rivoluzionare il modo in cui verrà pagata l’imposta a partire proprio dall’inizio del 2023, in cui i titolari di immobili, fatta eccezione per la prima casa, dovranno provvedere al versamento della tassa in due rate durante l’arco dell’anno.
Il Friuli Venezia Giulia sarà la prima Regione ad occuparsi interamente della gestione dell’IMU, che verrà calcolata considerando il valore imponibile della struttura, per poi aggiungere la quota fissa applicata dalla Regione.
La prima modifica che viene effettuata dalla Regione è il cambio nominativo, infatti l’IMU, l’Imposta Municipale Propria, verrà ora conosciuta come Ilia, Imposta Locale Immobiliare Autonoma. Il pagamento risulta però, per ora, un processo ancora similare a quello passato, infatti la tassa verrà richiesta in due tranche annuali.
Un altro aspetto che rimarrà fedele all’ormai ex-IMU riguarda gli esonerati, che continueranno a comprendere le prime case, in cui si svolgono tutte le attività quotidiane ed in cui si ha la residenza. Dovranno invece provvedere al pagamento tutti i proprietari degli immobili aggiuntivi alla prima casa, comprendendo anche le abitazioni date in affitto.
Cosa cambierà in Friuli Venezia Giulia nel 2023
Il Friuli Venezia Giulia potrebbe essere la prima di tante Regioni che prenderà la totale gestione dell’imposta cambiando non solo il nome, che diventerà Ilia, ma portando anche modifiche importanti alle categorie catastali, in modo da avere una maggiore personalizzazione dell’aliquota che sarà specifica per ogni territorio.
In Friuli le categorie catastali saranno ridotte a 3 tipologie di immobili ma le altre Regioni che godono di uno statuto autonomo (Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige) potrebbero seguire a breve l’esempio, rendendo l’IMU una tassa regionale.
Massimo Moretuzzo, il capogruppo del Patto per l’Autonomia in consiglio Regionale, si è dichiarato estremamente soddisfatto da questa novità, che però ha aggiunto: “è certamente necessario lo sforzo di tutti per far sì che la nuova normativa sia davvero un’opportunità e non crei difficoltà ai Comuni, già messi a dura prova”.