Buste paga più ricche: il Governo dà il via libera all’aumento dei benefit aziendali
Per i lavoratori dipendenti c’è profumo di aumenti nell’aria. Pare che il Governo abbia approvato un corposo incremento dei benefit aziendali. Vediamo tutti i dettagli in merito.
L’aumento dei prezzi di beni e servizi ha messo con le spalle al muro tante famiglie ed imprese italiane. Pertanto, con lo scopo di sostenere i cittadini con maggiori difficoltà economiche, il Governo si sta attivando con diverse misure. Tra le principali, oltre alla possibilità per le imprese di rateizzare le bollette relative ai consumi per luce e gas, la squadra di Governo ha previsto anche l’aumento dei bonus per i dipendenti. Ecco di cosa si tratta.
Buste paga più ricche: via libera all’aumento dei benefit aziendali
Attraverso un comunicato stampa, il nuovo Governo di centrodestra ha illustrato le principali misure adottate, al fine di sostenere i cittadini e le imprese con difficoltà economiche. Tra queste, è stato previsto un corposo aumento dei bonus per i lavoratori dipendenti con la conseguenza di una busta paga decisamente più ricca.
In buona sostanza, il tavolo dell’esecutivo ha deciso di innalzare per il 2022, il tetto dell’esenzione fiscale dei benefit aziendali, passando dagli attuali 600 euro a 3 mila euro. Ovviamente, questo si tradurrà in un deciso incremento degli stipendi per molti dipendenti.
Chi riceverà buste paga più ricche?
Al beneficio possono accedere i datori di lavoro privati e metterli a disposizione dei propri dipendenti per il pagamento delle utenze domestiche come luce e gas, per gli immobili ad uso abitativo posseduti o detenuti dal lavoratore, dal coniuge o dai suoi famigliari. Proprio come abbiamo anticipato, il tetto per bonus dipendenti è stato innalzato da 600 euro a 3 mila e rientrano tra i fringe benefit, cioè non sono tassati, a patto che non venga superato il limite stabilito. In caso contrario sarebbe soggetto a tassazione tutto l’importo.
Anche in questo caso, il bonus dipendenti è un’agevolazione autonoma ed indipendente rispetto al bonus carburante da 200 euro, per cui, sono cumulabili. In altre parole, proprio come specifica l’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 35/E, il datore di lavoro può riconoscere in busta paga sia il bonus dipendenti da 3 mila euro che il bonus carburante di 200 euro.
Per beneficiare del ritocco al rialzo delle buste paga, i lavoratori dipendenti non dovranno presentare alcuna domanda, giacché il riconoscimento degli importo è a discrezione del datore di lavoro.