Canone RAI, quello che nessuno si aspettava: non cambia nulla
L’Europa ha recentemente dichiarato che ogni paese avrebbe dovuto apportare delle modifiche alle proprie bollette della luce, in quanto avrebbero dovuto essere chiare e prive di ogni onere improprio, il Mef però ha piani diversi.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha emesso una nota in cui evidenzia che non è stata rilevata alcuna incongruenza tra il canone in bolletta e la richiesta europea, quindi risultano infondate tutte le voci che prevedono l’esclusione della tassa dalle bollette.
La nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze
Per il Mef, la misura Europea presente nel Pnrr serve a tutelare gli utenti finali che ricevono la notifica di pagamento, in quanto deve essere trasparente in ogni sua voce e, secondo le revisioni, ogni requisito richiesto dall’Europa, risulta soddisfatto.
I sindacati Rai hanno anche sottolineato quanto possa essere alto il rischio sul futuro stesso della Rai, qualora la tassa venga abbassata ulteriormente o venga totalmente eliminata, specialmente in un periodo di difficoltà economica come questa che sta attraversando il Paese da ormai un anno.
Le conseguente potrebbero includere la riduzione del personale e, in caso di incertezze sui finanziamenti, anche la sostenibilità stessa del servizio pubblico radiotelevisivo. I sindacati hanno anche chiesto un incontro con il neo Ministro del Mef, Giancarlo Giorgetti, così da avere la possibilità di illustrare più nel dettaglio le preoccupazioni.
L’intervento del Codacons
Il Codacons da sempre sostiene che: “Il canone Rai è a tutti gli effetti l’imposta più odiata dagli italiani e i tempi sono oramai maturi per la sua definitiva abolizione”
Inoltre ha continuato, tramite il comunicato: “L’inserimento del canone nelle fatture elettriche ha rappresentato una vera e propria vessazione a danno degli utenti, che si sono ritrovati a pagare bollette più salate a causa della decisione dell’allora Governo Renzi
La questione finì anche dinanzi al Tar del Lazio, dove la nostra associazione presentò un ricorso per contestare la misura in virtù dell’illogicità della riscossione di un tributo legato al possesso del televisore attraverso le bollette elettriche.
Riteniamo che i tempi siano oramai maturi per procedere ad una abolizione totale del canone Rai, considerato il nuovo scenario del mercato televisivo italiano e la possibilità per la Rai di concorrere ad armi pari con le altre reti attraverso la raccolta pubblicitaria.
-Senza contare che il canone inserito in bolletta aggrava la spesa degli utenti per le forniture elettriche, forniture le cui tariffe hanno subito nell’ultimo trimestre del 2022 un rincaro del +122% rispetto all’ultimo trimestre del 2021”.