In molti non lo sanno, ma esistono delle categorie che sono esenti dal pagamento del Ticket Sanitario. L’esenzione può essere parziale o totale e va richiesta direttamente alle ASL presenti sul territorio.
Il Ticket Sanitario, introdotto nel 1982, consente agli assistiti di contribuire al costo delle prestazioni sanitarie come ad esempio le visite specialistiche, gli esami ed altri tipi di cure. Non tutti però sono obbligati a provvedere al suo pagamento.
Tutti i cittadini che accedono ai servizi sanitari in Italia devono pagare un contributo chiamato appunto Ticket Sanitario, sia con l’uso di contanti che tramite pagamenti elettronici, quindi con le carte di credito o debito.
Le prestazioni che necessitano del pagamento del Ticket Sanitario sono le visite specialistiche e gli esami di diagnostica strumentale e di laboratorio, le prestazioni di pronto soccorso non emergenziali e non seguite da ricovero e le cure termali.
Dal 2000 il Ticket Sanitario non è più previsto durante il pagamento dei medicinali, i quali vengono distribuiti o completamente a pagamento o totalmente gratuiti. Le decisioni finali però spettano alle regioni, le quali hanno individuato alcune categorie di medicinali a cui è stata aggiunta una quota fissa.
Le quote dei ticket da pagare per le varie prestazioni cambia a seconda della Regione in cui ci si trova, in quanto composta da due cifre ben distinte, una decisa dallo Stato e una dalle Regioni.
Alcune categorie di cittadini possono però beneficiare dell’esenzione dal pagamento del Ticket Sanitario, che viene comunicato direttamente dal medico di famiglia durante la prescrizione degli esami, delle visite o dei medicinali.
Le esenzioni vengono segnalate tramite i seguenti codici:
Qualora il medico non abbia la documentazione necessaria, si può richiedere l’ esenzione all’ASL fornendo un’autocertificazione che può essere compilata accedendo al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico.
All’interno della sezione dedicata alle Autocertificazioni si potrà compilare autonomamente il modulo per i figli a carico, per la disoccupazione e per il reddito.