Il pellet, una delle migliori fondi di riscaldamento degli ultimi anni, ha raggiunto prezzi proibitivi che, seppur inferiori al gas, comportano una spesa davvero insostenibile per tantissime famiglie.
La soluzione alternativa arriva dal Canada e potrebbe rappresentare una netta rivoluzione rispetto al passato, infatti la nuova soluzione, che riguarda l’uso della canapa come combustibile, potrebbe rivelarsi come una svolta per l’economia legata al riscaldamento.
Il pellet era uno dei combustibili più economici presenti sul mercato prima dell’ aumento dei prezzi, dell’inflazione e della situazione mondiale che ha causato non solo scarsità di riserve di gas naturale, ma anche un aumento del costo dell’energia stessa, compromettendo tutti i settori di produzione.
I maggiori fornitori di pellet italiani hanno infatti deciso di tenere le scorte di pellet esclusivamente per l’uso interno, proprio per evitare che la popolazione fosse obbligata a passare mesi invernali al freddo, senza aver accesso a quantità sufficienti di gas naturale.
La soluzione che arriva dal Canada può essere davvero innovativa in quanto la canapa risulta essere molto più produttiva e riesce a garantire maggiori riserve di pellet in un tempo relativamente breve. In Italia il pellet di questo genere risulta ancora molto poco diffuso, tuttavia in Canada sta cominciando ad esportare diverse forniture di pellet a base di canapa sia in America che in tutta Europa.
La canapa si coltiva in terreni in cui prevale un clima caldo e umido ed una volta cresciuta, dalla pianta viene ricavato del gambo, che verrà lavorato, lasciando i semi ed i fiori da parte a seccare per alcuni mesi prima di passare alla segatura, che viene pressata così da formare i classici cilindretti di pellet.
La canapa risulta essere estremamente vantaggiosa in quanto cresce In brevissimo tempo, basti pensare che è la pianta è pronta dopo 5 mesi mentre per gli alberi, da cui poi si ricava la segatura, hanno bisogno di più di 5 anni di crescita.
Un altro aspetto molto positivo di questa pianta, oltre all’elevata efficienza riscaldante, riguarda il minimo impatto ambientale apportato durante tutta la vita del prodotto, infatti il materiale viene lavorato senza uso di resine o prodotti chimici e la cenere che viene prodotta a fine combustione può essere usata come concime.
Il pellet di canapa sembra quindi essere l’alternativa più efficiente in assoluto in termini di produzione lavorazione smaltimento. Ovviamente la canapa utilizzata ha il THC Inferiore allo 0,2 quindi risulta essere totalmente sicura per la combustione.