Sorprendente! Più soldi nel portafoglio degli italiani, si alza il tetto all’uso contante
Partirà il prossimo gennaio 2023, l’innalzamento del tetto all’uso del contante, salendo dagli attuali 2 mila euro a 5 mila euro. Si tratta di un argomento molto discusso da parte del polo di centrodestra, soprattutto in fase di campagna elettorale. E ad oggi, è stato uno tra i primi provvedimenti adottati dal nuovo Governo Meloni. Tutti i dettagli sul nuovo provvedimento per i pagamenti in contanti.
Innalzamento del tetto all’uso contante: tutti i dettagli
Attualmente, la soglia per i pagamenti in contanti è di 2 mila euro ed era previsto per il 2023, che in assenza di altri interventi, scendesse a mille euro. Tuttavia, il nuovo governo guidato dal Premier Meloni si è mosso in tutta fretta per modificare la soglia entro fine novembre 2022. Giusto in tempo per presentare a Bruxelles la Legge di Bilancio 2022.
L’innalzamento della soglia per i pagamenti in contanti era nell’aria già da un po’. Tant’è che la Lega aveva avanzato la proposta di alzare il tetto a 10 mila euro. La proposta, giudicata eccessivamente alta, è stata accolta solo in parte da Fratelli d’Italia. Per cui, la soglia è stata innalzata solo fino a 5 mila.
Dunque, il limite dei pagamenti in contanti a partire dal primo di gennaio salirà dagli attuali 2 mila euro a 5 mila euro. E con questa, di fatto si raggiunge quota sette modifiche negli ultimi dieci anni. A questo punto ci si chiede: “ma cosa comporterà l’innalzamento del tetto all’uso del contante a 5 mila euro, in tema di evasione fiscale?”.
Innalzamento del tetto sul contante ed evasione fiscale: cosa succederà?
Non è dimostrato che l’innalzamento del tetto sul contante faccia crescere l’evasione fiscale. Piuttosto il contrario. Infatti, secondo i dati registrati in un’analisi del Centro studi di Unimpresa, il livello più alto di evasione è stato registrato nel periodo in cui la soglia massima per i pagamenti in contanti era stata abbassata a mille euro, ovvero negli anni tra il 2012 ed il 2014. Viceversa, il livello più basso di evasione fiscale è stato registrato nel 2010, quando la soglia del tetto contante era fissata a 5 mila euro.

In altre parole, l’innalzamento della soglia per i pagamenti cash non deve essere considerata necessariamente il male del Fisco, anzi! In ogni caso, avremo modo di sapere se i dati daranno ragione o meno al nuovo Governo di centrodestra.