Tornano i contanti: addio multe per i commercianti che rifiutano le carte
Il Governo di centrodestra ha intenzione di cambiare radicalmente le misure relative al contante già a partire dal 2023. Tra i cambiamenti più eclatanti compaiono l’innalzamento al tetto del contante e l’eliminazione delle multe per chi rifiuta i pagamenti digitali.
La legge attuale decisamente non va a genio alla Meloni, che già nel discorso programmatico aveva fatto presente la volontà di dare una maggiore libertà allo scambio di contanti, pur mantenendo alti i controlli del fisco per continuare la lotta contro l’evasione fiscale, ecco cosa accadrà nei prossimi mesi.
L’obbligo del POS e le multe
Dal 30 Giugno 2022 ogni commerciante e professionista è stato obbligato a dotarsi di un POS dalla legge approvata dal governo Draghi la scorsa estate. Questa imposizione ha reso possibile l’uso di carte, smartphone ed altri dispositivi per pagare prodotti e servizi anche senza un importo minimo.
La legge prevede anche che, in caso di rifiuto, l’esercente venga multato per un importo pari a 30 euro a cui viene poi aggiunto il 4% del valore della transazione che non è stata accettata.
La Meloni, durante il suo discorso a Palazzo Chigi ha detto chiaramente che il contante rimane l’unico sistema di pagamento effettivamente gratuito, che non permette l’intromissione di istituti bancari o di imprese che si impossessano di una percentuale di denaro per ogni transazione effettuata.
L’idea di eliminare le multe però non è molto gradita dal Codacons, infatti il presidente, Carlo Rienzi, ritiene il cambiamento del regolamento una vera e propria follia ed un “pericoloso passo indietro che equivale ad abrogare l’obbligo”.
Il tetto del contante
Dalle dichiarazioni di Maurizio Leo, viceministro all’Economia, la lotta all’evasione fiscale potrà continuare anche senza l’obbligo dei pagamenti elettronici, proprio per questo verranno quasi sicuramente tolte le sanzioni previste dall’attuale legge.
Una maggiore sicurezza su questo tema si avrà con la Legge di Bilancio 2023, in cui verrà anche stabilita la soglia massima prevista per i pagamenti in contante, che potrebbe essere una somma compresa tra 3mila e 10mila euro.
Ad oggi rimangono ancora incerti molti dettagli, come ad esempio le date in cui queste norme potranno diventare esecutive, come verranno effettuati i controlli per contrastare l’evasione fiscale ed anche come si potranno segnalare gli esercenti che torneranno a rifiutare i pagamenti con delle semplici scuse.
Prima della legge del 30 Giugno infatti erano moltissimi i commercianti ed i professionisti che con delle banali scuse obbligavano i clienti a pagare in contanti, “dimenticandosi” spesso di emettere lo scontrino fiscale.
Secondo il parere di molti, l’eliminazione delle multe e l’innalzamento del pagamento in contanti sarà solo un’ulteriore aiuto a tutti gli evasori.