Non riesci a navigare sul web? Hai diritto ad un grosso risarcimento, scopri perché
Quando si stipula un contratto con una compagnia telefonica non sempre si leggono tutte le clausole presenti, una sentenza avvenuta a Monza però potrà far cambiare le abitudini di tanti italiani, soprattutto se riscontrano problemi legati alla linea internet.
Se la compagnia che fornisce il servizio di internet non riesce a garantire una fornitura adeguata, apportando disagi ai propri clienti, può rischiare molto grosso, infatti tutti i clienti realmente insoddisfatti potranno ricevere dei risarcimenti davvero sostanziosi.
Perché la linea internet è lenta
Avere una connessione lenta, soprattutto se si lavora in modalità smart-working, è di sicuro una delle cose più frustranti esistenti al mondo, ma quali possono essere le cause?
I problemi possono avere origine sia dal gestore che dalla propria casa, infatti potrebbero verificarsi le seguenti condizioni:
- problemi col wifi, soprattutto se il modem è stato posizionato lontano dal proprio pc e non si è collegati tramite ethernet
- problemi con il modem, che possono rallentare anche di molto la propria connessione, soprattutto se non si riavvia l’apparecchio da molto tempo
- congestione della centrale telefonica, in cui quindi tutti i ripetitori vengono occupati dalle varie connessioni dei clienti del gestore telefonico. Questa situazione è molto comune nelle zone d’Italia poco abitate e poco attrezzate.
Cosa fare se non si riesce a navigare
Se il problema del malfunzionamento di internet non deriva dalla propria condotta, si può controllare bene il contratto stipulato con la compagnia telefonica, cercando soprattutto la sezione dedicata agli obblighi che la compagnia deve rispettare, in cui spesso rientra anche uno standard di efficienza della connessione.
Nel caso in cui questa sezione sia presente, si può controllare manualmente l’efficienza della fornitura anche eseguendo un semplice speed test, che permetterà di controllare la velocità della propria connessione sia per il download che per l’upload, oltre che segnalare la quantità di ping.
Il risultato dei test può rendere evidente una mancanza contrattuale da parte della compagnia ed in questo caso, come ha segnalato quest’anno il Giudice di Monza, il cliente ha diritto ad un cospicuo risarcimento.
Nello specifico, il cittadino ha riscontrato delle interruzioni della fornitura di internet che andava molto più lentamente dello standard specificato nel contratto.
La compagnia, che aveva proposto un cambio di offerta, riducendo il costo della fornitura così come il servizio, è stata portata davanti ad un Giudice di Pace, il quale ha stabilito un risarcimento per il disservizio pari a 4mila euro, aggiunti a mille euro di spese per la lite.