Truffa della bolletta: scopri come difenderti
Nel 2022 l’Italia ha raggiunto il primato europeo per maggior numero di truffe, tanto che i soldi derubati risultano superare i 505 milioni di euro. Non sempre si riesce subito ad individuare un tentativo di truffa, ecco quindi i consigli da seguire per difendersi.
Il phishing, lo smishing ed il vishing sono solo alcune delle terminologie che indicano le modalità utilizzate per truffare le proprie vittime, alcune delle quali hanno raggiunto un’evoluzione tale da essere difficilmente individuabili anche alle autorità competenti.
Truffa della bolletta, cos’è e come evitarla
La truffa della bolletta è un tipo di inganno che va avanti da anni e non ha come unico target gli anziani, infatti le vittime possono essere persone di tutte le età e posizione sociale. I metodi utilizzati per attuare la truffa sono 3: l’agente porta a porta, la chiamata dal call-center, i messaggi e le mail.
L’agente porta a porta
L’agente porta a porta è sicuramente la tecnica più antica ed ormai difficilmente attuabile in quanto le persone ormai sono sufficientemente informate sui danni che possono essere causati dai contratti firmati con questi malintenzionati.
Le uniche vittime sono principalmente composte da anziani che, credendo di firmare un contratto conveniente con una nuova compagnia, vengono truffati dei soldi e dei dati sensibili legati ai propri conti o carte e all’utenza della bolletta.
Per difendersi da questi tentativi di truffa è bene evitare di aprire a sedicenti agenti “luce e gas” che propongono sconti sulle bollette, infatti sono i gestori in primis ad assicurare che il porta a porta non rientra nei loro metodi di contatto.
Le chiamate dal call-center
Il secondo stratagemma utilizzato riguarda una semplice chiamata da un call-center, di solito svolta da una voce robotica, in cui viene registrata la chiamata affinché i truffatori possano utilizzare il “sì”, spesso detto ad inizio telefonata, per accettare contratti di cui non si è mai sentito parlare.
Per queste truffe è bene quindi evitare di dire “sì” durante le chiamate e, se si conosce già il mittente della telefonata, è possibile anche registrare le interazioni così da avere una prova legalmente valida sulla questione, così da poter fornire materiale utile alle forze dell’ordine.
Il phishing e lo smishing
Il terzo ed ultimo scenario riguarda l’invio di sms o di email in cui i truffatori tentano di ingannare le vittime attraverso comunicazioni “ufficiali” che arrivano dal proprio gestore, così da entrare a conoscenza dei dati sensibili delle persone con cui possono accedere facilmente ai conti bancari.
Evitare il phishing sta diventando sempre più difficile, soprattutto perché le tecniche applicate migliorano di giorno in giorno, riuscendo ad adescare vittime di ogni genere.
Due consigli fondamentali riguardano l’evitare di scaricare allegati alle mail di origine dubbia, specialmente se contengono file .exe e non visitare mai i link contenuti nelle comunicazioni, così da non far accedere nessuno ai propri dati sensibili.