Regolamento sui riscaldamenti, aumentano i controlli e fioccano le multe
Con le nuove norme legate al riscaldamento, stabilite per fronteggiare gli aumenti del gas e per diminuire l’inquinamento atmosferico, i termosifoni all’interno delle case e degli uffici devono rispettare nuovi criteri molto più stringenti rispetto agli scorsi anni.
Tra le regole da seguire compare anche la temperatura massima consentita, che dovrà essere non superiore ai 19°C, soglia sopra la quale si rischiano costose sanzioni, ma chi controllerà prima di stabilire la multa? Ecco cosa prevede la strategia governativa.
Quali sono le norme e cosa si rischia
Il freddo, che ha tardato ad arrivare, sta per travolgere l’Italia proprio in questi giorni e le famiglie stanno correndo ai ripari, cercando ogni sistema per riscaldarsi continuano a rispettare e nuove normative nazionali sul riscaldamento.
- Riduzione di 1° della temperatura ammessa negli ambienti (sia uffici pubblici e privati che nelle case) che passa dai 20° a 19° (+2° di tolleranza). Per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali ed assimilabili la temperatura massima consentita è di 17° (+2° di tolleranza);
- Riduzione di 1 ora del tempo massimo finora consentito per l’accensione giornaliera degli impianti;
- Riduzione dell’intervallo temporale della stagione termica: il periodo di riscaldamento è stato ridotto di 15 giorni complessivi. Il primo giorno in cui sarà possibile attivare i riscaldamenti sarà quindi il 22 ottobre.
I controlli verranno effettuati a campione dalla polizia locale operativa nei comuni italiani e dagli amministratori di condominio con riscaldamento centralizzato, i quali sono responsabili della temperatura impostata sulle caldaie condominiali. Le multe per chi non rispetta gli obblighi sulla manutenzione degli impianti di climatizzazione, presenti nel Testo Unico dell’Edilizia, vanno da 500 euro fino ai 3mila euro.
Le nuove date del riscaldamento
Sulla base delle disposizioni adesso in vigore relative all’accensione e allo spegnimento dei termosifoni, l’Italia è divisa zone climatiche con fasce dalla A alla F in base al clima medio registrato:
- nella zona A il riscaldamento è ammesso dal primo dicembre al 15 marzo per non più di 6 ore
- nella zona B i termosifoni restano accesi dal primo dicembre al 31 marzo fino a 8 ore al giorno.
- nella zona C in cui è ammesso il riscaldamento dal 15 novembre al 31 marzo, fino a 10 ore al giorno
- nella zona D il primo giorno di accensione è il primo novembre mentre l’ultimo è il 15 aprile fino a un massimo di 12 ore.
- Nella zona E i riscaldamenti saranno attivi dal 15 ottobre al 15 aprile per un massimo di 14 ore al giorno
- Nella zona F, la più fredda d’Italia, non ha limitazioni né per il periodo né per l’orario di accensione del riscaldamento.