Una circolare INPS fa tremare, in molti non riceveranno la pensione
L’INPS ha da poco emesso una circolare in cui sono stati forniti ulteriori chiarimenti in merito alla decorrenza delle pensioni da liquidare a carico delle Gestioni speciali dei lavoratori autonomi per pensioni anticipate e di anzianità.
Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali aveva chiesto nuove indicazioni riguardo la regolarizzazione dei periodi contributivi dopo la domanda di pensione, andando a specificare ulteriormente il messaggio operativo dell’11 Dicembre 2007.
Chi rischia la pensione
La pensione è messa a rischio per chiunque non risulti “regolarizzato” con i requisisti imposti dall’INPS, infatti la pensione anticipata decorre solo dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda solo per chi ha già soddisfatto le condizioni che permettono l’accesso alla pensione.
Nella comunicazione dell’INPS si riprende quanto detto nel 2007: “il versamento a posteriori di contributi implica la collocazione temporale dei medesimi nel periodo cui effettivamente si riferiscono.
Detta contribuzione, quindi, esplica effetti, sia giuridici che patrimoniali, come se fosse stata tempestivamente acquisita alla posizione assicurativa del lavoratore. […] Pertanto, nelle fattispecie sopra richiamate la decorrenza della pensione è quella stabilita dalle norme comuni”.
Questo fatto viene anche confermato dalla Corte Costituzionale, le cui sentenze avvaloravano la comunicazione dell’Istituto in cui i requisiti devono risultare in atto nel momento in cui il cittadino invia la domanda.
Quando decorrono le pensioni di vecchiaia e invalidità
In contrasto con le comunicazioni dell’INPS si trova l’articolo 18 comma 2 del Decreto del Presidente della Repubblica del 27 Aprile 1968, in cui viene espressamente stabilito che se i requisiti non non risultino presenti alla data della domanda ma risultino posseduti prima della definizione della stessa, il pensionato può ricevere il proprio assegno liberamente.
Anche la Corte Costituzionale ha emesso una sentenza nel 1989 che validava questa misura, infatti il requisito può essere perfezionato a seguito di versamenti contributivi dopo la domanda ma prima della decadenza dall’azione giudiziaria.
Le pensioni di vecchiaia, le pensioni anticipate e le pensioni di disabilità quindi possono decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello di perfezionamento dei requisiti, dando tempo al futuro pensionato per provvedere a soddisfare pienamente i criteri imposti.
Bisogna inoltre ricordare che fino al 31 Dicembre 2026 possono richiedere la pensione anticipata tutte le donne che hanno maturato più di 41 anni e 10 mesi di contributi e gli uomini con 42 anni e 10 mesi di contributi, versati o accreditati, anche in maniera volontaria tramite i versamenti tramite MAV, online con il “Pagamento immediato pagoPA” e presso le tabaccherie con il logo “Servizi INPS”.