Pensione supplementare: a chi spetta? Occhio agli importi sul cedolino
Il dolore provato dai familiari di una persona che è venuta a mancare è sempre immenso, tanto che spesso si perdono di vista tutti quegli aspetti burocratici considerati ovviamente secondari rispetto alla scomparsa della persona cara.
Tra gli elementi più importanti da tenere a mente però compaiono la pensione di reversibilità o l’indennità, che sono sostegni rivolti proprio alle famiglie del deceduto, le quali potranno godere di una parte del suo reddito o della sua pensione anche dopo il triste evento.
Che cosa viene riconosciuto ai familiari
Al momento del decesso di una persona titolare di un trattamento pensionistico o di uno stipendio, lo Stato prevede che parte dell’assegno venga destinato ai familiari più stretti così da tutelarne l’aspetto economico.
Per godere degli importi però bisogna soddisfare alcuni requisiti previsti che garantiranno l’erogazione dell’assegno.
Pensione di reversibilità
La pensione di reversibilità è quel tipo di prestazione che viene assegnata ai familiari del defunto in una percentuale che dipende dal grado di parentela.
Questa possibilità è garantita nel momento in cui la persona venuta a mancare era titolare di un trattamento pensionistico.
Pensione indiretta
La pensione indiretta spetta ai familiari se il defunto ha lavorato ed ha versato i contributi per almeno 780 settimane totali o 156 nei cinque anni che hanno preceduto la morte.
I beneficiari che possono godere della pensione indiretta sono:
- il marito/moglie
- il coniuge separato
- il coniuge divorziato a patto sia titolare di assegno divorzile e non si sia risposato. Nel caso in cui il defunto abbia contratto nuovo matrimonio dopo il divorzio, le quote spettanti al coniuge superstite e al coniuge divorziato sono stabilite con sentenza dal Tribunale.
- I figli minorenni e inabili al lavoro a carico del genitore al momento del decesso indipendentemente dall’età
- I figli maggiorenni studenti a carico del genitore al momento del decesso non oltre i 26 anni.
La pensione viene percepita per 13 mensilità ma nel caso in cui l’importo sia inferiore ai 100 euro (dato che la percentuale dipende dal grado di parentela e ad altre casistiche) l’Ente accrediterà l’importo a cadenza semestrale.
La pensione indiretta si determina applicando le percentuali di seguito riportate alla misura della pensione diretta che sarebbe spettata all’iscritto in caso di inabilità:
- 60% al coniuge
- 70% al figlio unico se manca il coniuge
- 20% a ciascun figlio se ha diritto a pensione anche il coniuge
- 40% a ciascuno dei figli se manca il coniuge
- 15% a ciascun genitore;
- 15% a ciascuno dei fratelli o sorelle
Indennità di morte
L’indennità di morte viene elargita ai familiari in caso non si riescano a soddisfare i requisiti precedenti e la misura consiste in una somma erogata una tantum che si basa sulla quantità di contributi versati