Lavorare oltre l’orario concordato è illegale? La risposta vi stupirà
Recentemente il tribunale di Milano ha emesso una sentenza molto particolare riguardo il lavoro svolto oltre l’orario previsto per legge, riportando alla luce un tema ancora molto poco conosciuto in termini di diritti e doveri dei lavoratori.
Uno dei diritti fondamentali del lavoratore riguarda l’orario di lavoro e di riposo, tema descritto molto attentamente nelle leggi italiane, nelle quali viene salvaguardato il benessere fisico e psicologico della persona lavoratrice.
Quanto si deve lavorare secondo la legge
Le normative che regolano la tematica dell’orario di lavoro si possono trovare nella Costituzione ma anche nella direttiva dell’Unione Europea. Qui si può leggere che è diritto del lavoratore che vengano rispettati i suoi orari di lavoro e riposo previsti per legge.
I lavoratori devono seguire degli orari stabiliti in base al settore produttivo di riferimento, in linea di massima si parla di:
- orario normale settimanale: 40 ore;
- orario massimo settimanale: 48 ore;
- orario giornaliero: a seconda della mansione e del settore;
- riposo giornaliero: 11 ore;
- riposo settimanale: 35 ore;
- pausa minima giornaliera: 10 minuti.
Le ore giornaliere possono essere suddivise in 5 o 6 giorni, a seconda dell’azienda per cui si lavora, in cui il datore di lavoro può decidere di avere un sistema orario elastico o rigido, senza però mai andare a colpire le 11 ore di riposo obbligatorie previste dalle normative.
Quando è illegale superare l’orario di lavoro concordato
Quando il datore di lavoro obbliga il dipendente a lavorare oltre l’orario concordato, escludendogli la possibilità di godere del tempo di riposo che gli spetta per legge, sta commettendo un atto illegale che porta il lavoratore ad aver diritto ad un risarcimento.
La recente sentenza del tribunale di Milano ha evidenziato che il consenso del lavoratore non conta come scusante, né tanto meno viene considerata l’ipotesi di un pagamento extra aggiunto in busta paga.
I limiti degli orari lavorativi non possono essere messi in discussione e privare il lavoratore del giorno di riposo settimanale, in assenza di accordi e regolamenti presenti nel Ccnl, comporta un danno che va riconosciuto al lavoratore stesso.
Il lavoratore obbligato a lavorare oltre i limiti imposti dalla legge è quindi tutelato dalla Costituzione.
Il diritto di riposo settimanale ha le seguenti caratteristiche:
- deve avvenire ogni 7 giorni
- deve durare almeno 24 ore consecutive
- deve essere cumulato con le ore di riposo giornaliero.
Le ore di riposo giornaliere consecutive inoltre non devono essere inferiori a 11 ogni 24 ore e un accordo tra le parti comporterà una maggiorazione della multa che il datore di lavoro dovrà pagare al lavoratore leso.