1. Relazione platonica
Nelle relazioni platoniche i confini svolgono un duplice ruolo: uniscono sul piano emotivo e separano su quello fisico. Queste relazioni implicano un legame stretto dove la componente fisica è assente. Sono caratterizzate da:
- Vicinanza affettiva
- Tenerezza
- Comprensione reciproca
- Rispetto e stima
- Fiducia e cura
- Supporto
- Onestà
- Profonda accettazione reciproca
- Amore romantico, non passionale
2. Relazione platonica a metà: quando il sesso è negato
Quando un componente è affamato di sesso e l’altro è reticente, si creano forti tensioni. Il problema è legato soprattutto al mancato confronto. Chi viene rifiutato sul piano dell’intimità fisica, si sente frustrato e invece di parlarne in modo assertivo, finisce per trasformare la sua delusione agiti di rabbia piuttosto che creare un dialogo aperto. Si comincia a litigare su tutto riducendo la possibilità di recuperare una vita intima appagante. In ultima fase, la persona affamata potrebbe deciderne di sorvolare sulla questione e stringere un’altra storia, non perché non ami più l’altro ma perché mostrare i propri appetiti sessuali nella coppia è fonte di dolore.
3. Relazioni romantiche
Le relazioni romantiche sono caratterizzate da tutto quanto visto per la relazione platonica, in aggiunta abbiamo l’impegno per un progetto di vita condiviso, la passione e l’intimità. In una relazione romantica sana, i confini regolano perfettamente l’unione tra i due e l’individualità dei due componenti. Il rapporto è detto interdipendente.
L’interdipendenza prevede un grado di reciproca dipendenza ma questa viene vissuta in modo del tutto sano. Si è capaci di vivere la profondità del legame ed essere, al contempo, perfettamente autonomi. Stare insieme all’altro significa poter contare sull’altro ma anche sulle proprie risorse. Un buon grado di autostima permette di trovare il giusto equilibrio nella coppia. Si parla di interdipendenza perché si ha l’appoggio dell’altra persona.
In una relazione si parla di dipendenza quando l’altro diventa necessario per soddisfare qualsiasi bisogno, anche quello di definire la propria identità. Il pensiero di base, per voler semplificare, risulta questo: ho bisogno di te per esistere. Sicuramente avrai sentito parlare anche di codipendenza.
4. Relazioni ad alta distanza affettiva
Nella coppia uno o entrambi i partner possono regolare i confini in modo rigido, scandendo forti distanze con l’altro. Quando entrambi i partner hanno uno stile di attaccamento evitante, tendono a vivere la relazione come un leggero piatto di contorno e non come la portata principale della vita. La loro portata principale, in genere, sono gli interessi personali o la carriera, in cui investono gran parte delle loro energie. La coppia manca completamente della profondità garantita dall’unione.
Quando è solo uno dei due componenti a scandire distanze mediante confini rigidi, in genere, l’altro partner soffre di dipendenza affettiva. La relazione vede una dinamica ricorrente: un partner sfuggente e un partner che rincorre. Un partner evasivo, che non vuole fare progetti, reticente all’ascolto empatico e incapace di offrire vicinanza e l’altro che mette in gioco tutto se stesso e, pur di ricorrere la sua idea di amore, è disposto ad accontentarsi delle briciole di una relazione.
5. Relazioni senza confini
Le relazioni simbiotiche non sono caratterizzate da una sana interdipendenza bensì da un annullarsi per l’altro. Talvolta i partner si annullano reciprocamente e qui la relazione non cresce, non evolve con il tempo perché sono gli stessi partner a non cambiare. Le relazioni funzionali sono in piena evoluzione perché composte da due individui che, con lo scorrere del tempo e le nuove esperienze, cambiano!
Quando mancano i confini, la relazione è caratterizzata da un comportamento di stretta dipendenza all’altro: nella relazione simbiotica, il vero e proprio punto centrale è la dipendenza affettiva ed il mancato confine tra i due partner. Per via di questa dipendenza, i due soggetti si fondono senza possibilità di individualità; questa dipendenza diventa ancor più evidente nel timore della separazione: i partner temono che ciò possa avvenire e vivono continuamente con questa paura. La conseguenza? Scambio continuo di effusioni, scambio continuo di rassicurazioni la coppia appare, dall’esterno, perfetta, ma è chiaro che nel tempo non cambia mai.
I partner possono condividere gli stessi hobby, gli stessi progetti e sembrano essere complici in tutto. Fanno tutto insieme ma la trappola è proprio qui, nella loro vita esiste solo un noi e non più un io e te, tipico dell’interdipendenza. In uno sviluppo psicoaffettivo sano, ognuno di noi sente il bisogno di autonomia insieme a quello di unione, l’interdipendenza soddisfa entrambi questi bisogni.
6. Il partner dominante fa coppia con il remissivo
Un altro tipo di rapporto in cui i confini sono assenti è quello in cui un partner domina sull’altro. Il partner sente di dipendere dall’altro che non dovrà mai deludere, ma qui, l’altro presenta dei tratti di personalità caratteristici come l’eccessivo senso di diritto. Il partner dominatore prevarica sull’altro. La relazione è caratterizzata da:
- Vittimismo e colpevolizzazioni
- Mancanza di supporto
- Assenza totale di stima e reciprocità
- Comportamenti di controllo
- Ostilità
- Comportamenti passivi-aggressivi
- Disonestà
- Il partner viene usato e non amato
- La relazione diviene fonte di stress
Un partner dominante viola costantemente i tuoi confini. In psicologia, violare un confine significa abusare dell’altro. Significa prevaricare i suoi bisogni, violare i suoi diritti di stima, la sua fiducia, significa minare la sua autostima. Una relazione del genere, quindi, verte sull’abuso emotivo e tutto questo nasce perché una persona non sa porre dei confini.
7. La relazione aperta
La relazione aperta è un tipo di relazione consensualmente non monogama. Il sondaggio citato in precedenza ha messo in evidenza che l’8% delle donne e 15% degli uomini, per sentirsi pienamente appagato in una relazione di coppia, preferisce fare sesso con altre persone esterne della coppia, pur affermando di amare il partner. La maggiore libertà sessuale sembrerebbe apportare benefici in questo tipo di coppie.
8. Frequentazione o relazione occasionale
Le relazioni occasionali implicano una serie di appuntamenti che possono prevedere intimità, connessione e sesso ma senza alcuna aspettativa di impegno. Sono molto diverse dalle coppie aperte perché nelle relazioni aperte vi sono confini psicologici molto vicini, c’è quindi estrema vicinanza affettiva tra due partner e c’è impegno. Le relazioni occasionali possono comprendere anche gli amici di letto. Sono all’opposto delle relazioni platoniche in quanto qui sono presenti confini affettivi elevati e confini fisici azzerati.
In queste relazioni la frequenza degli incontri è molto variabile. Inoltre alcune persone coinvolte in relazioni occasionali non sono neanche consapevoli dello scarso impegno dell’altro. Ecco perché, se sospetti di avere una frequentazione che non ti condurrà da nessuna parte, è tuo diritto chiedere all’altro di chiarire le sue intenzioni. Se lo scopo della frequentazione è affine, allora non vi sono attriti ne’ scompensi, al contrario, se sei innamorato di una persona che non vuole impegnarsi e non riesci a scandire i tuoi confini interpersonale, rischi di finire in una relazione dipendente.