Stufa o camino a legna? Risparmia subito ma fai attenzione a questi dettagli
Riscaldarsi con la legna nel camino o nella stufa potrebbe essere un’idea per sopperire al prezzo del Gas. Ma è davvero conveniente?
Abbiamo deciso che il riscaldamento col Gas, quest’anno, non ci conviene. Vogliamo passare ad un impianto a biomasse, ovvero a legna. Ma sarà davvero una buona idea? Andiamo a considerare i pro e i contro di questa eventualità.
Scegliere tra stufa o camino a legna: chi fa risparmiare di più?
Il perdurare della guerra in Ucraina, l’abbiamo capito, conviene di certo a più di un “soggetto”. Tranne che ai comuni cittadini, che in pochi mesi si sono ritrovati con inflazione alle stelle e prezzi improponibili su tutto. Riscaldamento compreso.
Ognuno, dunque, fa le sue valutazioni, pensa al budget disponibile, ma anche al comfort, alla sostenibilità e a come riscaldare la casa senza rischiare di sbagliare tutto. Infatti, nonostante le numerose informazioni che circolano a riguardo, può risultare difficile prendere una decisione. Usare di meno i termosifoni? Passare al Pellet? Rispolverare il Caminetto? Le variabili sono tante e, purtroppo, anche le incognite.
Cerchiamo allora di approfondire uno dei tanti aspetti di questa crisi energetica, andando a valutare i pro e i contro del riscaldamento con la legna da ardere.
I vantaggi della legna, conviene ancora oggi?
Cominciamo a elencare i principali aspetti positivi e negativi insiti nel riscaldamento a legna. Per prima cosa, esistono numerose stufe e caldaie che funzionano con questo combustibile, e dunque possono soddisfare molte esigenze. Infatti, a parte il classico caminetto che scalda una stanza sola, si possono trovare in commercio le stufe tirolesi. Sono dei veri e propri impianti che consumano poca legna ma che, grazie a determinate caratteristiche, rilasciano calore diffuso per molto tempo.
- contro: le stufe tirolesi costano diverse migliaia di euro e serve molto spazio per stoccare la legna.
Ci sono poi anche le stufe a legna che si possono usare per cucinare, e dunque risparmiare anche sul gas uso cottura. E anche le caldaie a legna, che possono essere collegate all’impianto esistente e fornire anche acqua calda sanitaria.
- contro: parliamo di modifiche e interventi complessi che sono impensabili da fare in autonomia. Dovremo chiamare una ditta specializzata e andare a investire diversi soldi.
Altri vantaggi nello scegliere il riscaldamento a legna sono sicuramente il comfort e l’indipendenza dall’elettricità. Infatti il calore diffuso dal fuoco dona a molte persone un benessere maggiore rispetto a quello dei termosifoni. Poi una stufa a legna si accende manualmente, a differenza ad esempio delle stufe a Pellet o delle caldaie che hanno bisogno che ci sia la corrente.
Vantaggi e svantaggi tra stufa e camino a legna: eccole
Non dimentichiamoci poi la possibilità di usufruire di detrazioni fiscali e bonus, perché gli impianti a legna rientrano tra quelli a biomasse. Quindi un investimento eventuale può anche avere il suo ritorno economico.
- Passiamo però agli svantaggi che attualmente colpirebbero chi decide di passare al riscaldamento col legname. Per prima cosa, il prezzo di questo combustibile – a causa dell’inflazione, della guerra e della speculazione – è praticamente raddoppiato. Se fino all’anno scorso 10 quintali di legna costavano sui 120-150 euro, oggi dovremo spendere almeno 300 euro.
- Da ultimo ma non per ultimo, ricordiamo che stufe e caminetti necessitano di manutenzione come gli altri impianti. Un intervento sulla canna fumaria da parte di uno spazzacamino professionista può regalarci qualche “brutta” sorpresa, e fare in autonomia è altamente sconsigliato a meno che non si sia davvero esperti.
- Inoltre bruciare la legna comporta più sporco e più polvere, e dobbiamo avere dello spazio adeguato per stoccarla e farla stagionare.
Una volta però tenuti in considerazione tutti i fattori potremo scegliere con maggior serenità se sia il caso di passare alla legna oppure no.