Le coppie conviventi ma non sposate pagano meno tasse: vero o falso?
Il matrimonio è una scelta di vita presa da sempre meno persone, sia per scelte sentimentali che per aspetti relativi agli sconti ed alle agevolazioni fiscali presenti per le coppie conviventi ma non legate legalmente, ma si pagano davvero meno tasse?
Sia sul piano legale che su quello fiscale, le coppie conviventi o sposate hanno delle differenze piuttosto notevoli, nonostante per legge ora le coppie di fatto abbiano effettivamente ottenuto una serie di diritti unici. Ecco cosa differenzia davvero una coppia sposata da una convivente.
Tasse ed agevolazioni per coppie non sposate
Le leggi attualmente in vigore permettono alle coppie non sposate ma conviventi di avere delle detrazioni riguardanti i familiari a carico, esattamente come avviene per le coppie sposate, che possono essere utilizzate per il 730, così da beneficiare delle detrazioni destinate alle spese per la casa.
Le coppie non unite civilmente potranno anche godere dei vantaggi offerti dai bonus per la casa validi per gli anni 2022-2023, permettendo ad esempio di ristrutturare la casa insieme, sfruttando i benefici dei bonus ristrutturazione, dei bonus mobili, dei bonus elettrodomestici e così via, detraendo le spese tramite la documentazione relativa ai lavori effettuati.
Più nello specifico si potrà accedere al bonus verde, all’ecobonus per lavori di ristrutturazione destinati all’efficientamento energetico della casa, il superecobonus 110%, il bonus facciate ed il bonus idrico, comprendendo infine l’acquisto di impianti fotovoltaici, di impianti legati alla ricarica di auto elettriche o di sistemi di riscaldamento di ultima generazione.
Figli a carico, spese sanitarie e mutui
Con la creazione dell’Assegno Unico Universale, dedicato tutte le coppie con figli a carico, sono state cancellate le detrazioni che gli assegni familiari in busta paga per i lavoratori, non permettendo più di avere meno tasse, tuttavia le coppie non sposate ma con figli a carico possono godere delle detrazioni relative alle spese sostenute per le attività sportive, per l’università, la mensa e così via.
Le detrazioni sulle spese sanitarie non sono accessibili dalle coppie non sposate, in quanto solo il coniuge può pagare meno tasse sulle spese sanitarie dell’altro. I coniugi ed i conviventi quindi non risultano equiparati dalla legge che stabilisce l’impossibilità al convivente di usufruire della detrazione relativa alle spese sostenute per il partner.
Per quanto riguarda l’acquisto della casa, le detrazioni possono avvenire nel caso in cui le spese sostenute interamente da uno dei due conviventi siano destinate alla casa di cui l’altro è comproprietario, beneficiando quindi della detrazione per entrambe le quote di interessi passivi.