Quando un genitore viene a mancare, i successori ereditano i possedimenti del defunto, sia materiali che immateriali, sia crediti che debiti. Nel caso in cui una persona non voglia acquisire i debiti del genitore, può rinunciare all’intero patrimonio.
I figli costituiscono un erede che non può essere dimenticato o diseredato, quindi entrano in ogni caso in possesso di una percentuale di eredità. Se una persona decide di non voler godere dell’eredità del genitore ha sostanzialmente due vie da poter seguire.
La rinuncia all’eredità riguarda i figli tanto quanto gli altri eredi presenti nel testamento. Nel momento la successione tutti vengono a conoscenza dei debiti e dei crediti del defunto e nel caso di rinuncia l’erede deve formulare una dichiarazione con la presenza di un notaio o ad un cancelliere del tribunale che assiste alla pratica. La rinuncia all’eredità è completa e la decisione non può essere revocata in nessun caso.
La pratica può essere aperta entro 10 anni dalla lettura del testamento, anche se sarebbe consigliabile effettuare la richiesta entro tre mesi, altrimenti l’erede potrebbe comunque acquisire la sua percentuale di eredità, unendo al proprio patrimonio sia i debiti che i crediti del parente.
Nel caso in cui si voglia accettare l’eredità evitando di addossarsi i debiti del genitore, si può scegliere l’opzione dell’accettazione con beneficio di inventario, in questo modo l’erede non avrà l’unione legale dei beni con quelli ereditati riuscendo a limitare gli effetti dei debiti su i propri possedimenti. Così facendo i debiti ereditati potranno essere risolti tramite l’utilizzo dei crediti del defunto.
Se il figlio vuole procedere con l’eredità del genitore, può scegliere di non unire i propri beni con quelli del parente defunto, anche in questo caso, proprio come per la rinuncia all’eredità, è necessario compilare il documento con un notaio o un cancelliere del tribunale, così da poter garantire l’inserimento della richiesta nel registro durante l’evolversi delle pratiche di successione.
Nell’eventualità in cui si voglia approfittare della possibilità dell’eredità con beneficio di inventario, bisogna agire tempestivamente entro tre mesi dall’apertura delle pratiche di successione e decidere se accettare o meno entro 40 giorni. Superare questa data porterà l’erede a doversi appropriare sia dei crediti che dei debiti del defunto.
Queste modalità vanno seguire solo se il figlio può è in possesso dei beni ereditari, infatti se l’erede non ha accesso ai beni può accettare o meno entro 10 anni effettuando però l’inventario entro 40 giorni dalla successione.