Allarme latte, mai vista una cosa simile: cosa sta succedendo
Il latte è uno degli alimenti che ha subito più aumenti a causa dell’inflazione e della speculazione degli ultimi mesi, i rincari però sembrano non finire, tanto che per il Codacons arriverà a costare 2 euro al litro.
La situazione appare sempre più critica infatti il latte arriverà a costare circa 2 euro al litro, subendo un aumento del 20% rispetto ad un anno fa. Se il Governo non proporrà qualche soluzione, le famiglie rischieranno di non potersi permettere nemmeno una risorsa così basilare.
Le stime del Codacons sull’aumento dei prezzi
La crisi energetica, la speculazione e la mancanza di interventi a sostegno del settore zootecnico rischiano di portare ad un trend davvero allarmante. I rincari del latte sembrano non avere una fine e sempre più stalle rischiano di chiudere, evidenziando tutta una serie di disagi che parte dal produttore per arrivare al consumatore.
Il Codacons, che da sempre si occupa di tenere sotto controllo gli andamenti dei prezzi dei beni alimentari e non, ha reso noto che, a Settembre, il latte ha raggiunto un aumento del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, raggiungendo il prezzo di 1,75-1,80 euro al litro. Secondo i maggiori produttori di latte, inoltre, si potrà superare presto la soglia dei due euro.
Ma perché le stalle stanno lavorando in perdita e rischiano quindi di chiudere? La colpa ricade sugli aumenti dell’energia indispensabile per la produzione del latte che da inizio anno è salita del 275% (per l’energia elettrica) e del 286% (per il gas).
Le dichiarazioni del Codacons e di Assolatte
Il Codacons, preoccupato per la situazione, ha presentato un esposto alla procura della Repubblica: “In una situazione in cui già migliaia di persone in tutta Italia stanno tirando il più possibile la cinghia per riuscire ad arrivare a fine mese, mentre il numero di persone in povertà aumenta giorno dopo giorno, abbiamo chiesto l’intervento delle autorità e l’individuazione dei responsabili dei comportamenti illeciti”.
Paolo Zanetti, presidente di Assolatte rifiuta categoricamente le accuse di speculazione ed anzi solidarizza con le aziende del settore che stanno passando un periodo difficilissimo a causa degli aumenti dei costi.
Zanetti ha infatti messo in luce la situazione reale delle aziende che: “stanno facendo i conti con gli aumenti di tutti gli altri fattori di produzione: i costi energetici sono altissimi, il prezzo di cartoni, plastiche e imballaggi è cresciuto di valori compresi tra il 70 e l’80%, i pallet del 58%: ora stiamo semplicemente ottenendo gli aumenti che più che legittimamente abbiamo chiesto mesi fa”.