Troppi debiti, non ti arrendere: lo strumento per uscirne fuori senza dolore
A causa della crisi, sin dai primi lockdown causati dal Covid19, tantissime persone hanno dovuto far fronte a delle spese non più sostenibili, trovandosi in condizioni di debiti destinati a crescere mese dopo mese. Cosa fare se non si riesce più a pagare un debito?
Si definisce sovraindebitata una persona che non riesce più a pagare i propri debiti a causa di uno squilibrio tra le disponibilità economiche ed i debiti da pagare, dal 15 Luglio però si può optare per una soluzione fornita dallo Stato nel Codice della Crisi e dell’Insolvenza.
Come risolvere i propri debiti una volta per tutte
Il sovraindebitamento è una condizione molto più comune di quanto si pensi e coinvolge consumatori (senza partita IVA), piccole imprese, aziende agricole di tutte le dimensioni, professionisti iscritti ad albi e ruoli, start up innovative ed enti no profit.
La situazione critica che ha colpito l’Italia ha portato alla creazione di una norma, chiamata Codice della Crisi e dell’Insolvenza e consente di vivere “un nuovo inizio” a tutte le persone che non hanno le risorse per sdebitarsi nel breve o nel lungo periodo.
La misura prevede che i debiti vengano cancellati alla persona dopo aver pagato quanto gli è possibile, così da esdebitarsi da tutto e dal 2014 è riuscita a prevenire un numero considerevole di suicidi, specialmente da parte dei piccoli imprenditori oberati dai debiti e distrutti economicamente dalla crisi.
Quali sono i requisiti per accedere ai vantaggi
Da Luglio 2022 sono state apportate novità molto interessanti a favore del debitore, introducendo la possibilità dell’avvio di un’unica procedura per gli indebitati che fanno parte di un unico nucleo familiare convivente, purché l’indebitamento abbia un’origine comune.
Da questa estate è cambiato anche il concetto di meritevolezza, aiutando i debitori che non hanno effettuato atti di frode nei confronti dei debitori e che non sono finiti in una situazione di sovraindebitamento a causa di comportamenti sconsiderati, dolosi o colposi.
La procedura di sovraindebitamento ha sede in Tribunale e comincia con una valutazione della propria situazione da parte di una persona competente, per poi proseguire con la raccolta della documentazione necessaria e la stesura di una bozza del piano da proporre ai creditori.
A questo punto l’esperto dovrà occuparsi di richiedere la nomina di un OCC (organismo di composizione della crisi, un ente imparziale) che si occuperà degli aspetti formali e fornirà una relazione scritta al Giudice.
Infine sarà il Giudice ad approvare il documento che indica come la procedura proposta sia stata approvata, così da poter attuare il piano ed arrivare all’effettiva l’esdebitazione.