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Se dal menu del ristorante manca questa importante informazione, è un reato

violazione regole
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Ogni giorno, più o meno consapevolmente, utilizziamo strumenti giuridici e stipuliamo dei veri e propri contratti.

Come al ristorante, la compravendita è uno di questi contratti quotidiani. Ma se sul menu manca questa informazione è un reato grave. Di cosa parliamo?

Al ristorante: se dal menu non leggi questa info allora è un reato, perché

Si pensi all’acquisto del pane o del giornale che costituisce una compravendita. Oppure all’utilizzo della rete internet domestica, reso possibile da un contratto di somministrazione con un operatore professionale. Si pensi anche all’acquisto di un automobile, a rate oppure, utilizzando il contratto di leasing. Non solo, anche per operazioni finanziariamente più importanti, come l’acquisto di un immobile, si utilizzano strumenti giuridici e contratti.

Prima dunque di compiere operazioni di questo genere bisogna informarsi sugli effetti che producono, così come riguardo i diritti e gli obblighi che comportano. Ad esempio, un obbligo estremamente importante nelle relazioni e trattative tra privati è quello posto dall’articolo 1337 del codice civile. Questa norma rende obbligatorio il principio di buona fede e correttezza tra le parti. La ripercussione pratica di questo principio è che, durante le trattative contrattuali, tra le parti sorgono degli obblighi informativi.

Questi obblighi informativi se violati non portano solo ad illeciti civili, e quindi a possibili risarcimenti del danno, ma anche a veri e propri reati entrando in ambito penale. Ad esempio, di recente la Cassazione ha ritenuto un agente immobiliare colpevole del reato di truffa. Questo perché non aveva comunicato al proprio cliente che l’immobile che stava per acquistare era privo del certificato di abitabilità. Allo stesso modo, con la recente sentenza numero 4735, la Cassazione ha ritenuto che ci fosse reato se dal menù del ristorante non risultassero delle informazioni molto importanti per i clienti.

Il caso grave del ristorante che non includeva un’informazione importante

reato sul menu
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Il caso era quello di un ristoratore che offriva ai clienti tramite il menù, dei prodotti surgelati senza però segnalare questa loro qualità tramite l’apposito e obbligatorio asterisco. I giudici ricordano, infatti, che nel momento in cui il personale di sala porge ai clienti il menù del ristorante si concretizza una vera e propria proposta contrattuale. Dunque questa proposta deve rispettare tutta una serie di regole, anche di tipo informativo.

Secondo i giudici più in particolare l’assenza dell’asterisco accanto all’offerta dei prodotti surgelati può configurare un vero e proprio reato. Si tratta dell’articolo 515 del codice penale, cioè la frode in commercio. La legge punisce questo comportamento con la reclusione fino a 2 anni e una multa che può arrivare a 2.065 euro.

Il codice penale punisce, cioè, il ristoratore che offra dal menù un prodotto che sembri fresco, perché non segnalato come surgelato dall’asterisco, ma che in realtà risulti essere congelato. Si tratta, cioè, di un prodotto qualitativamente diverso da quello fresco, e la sua offerta al pubblico, senza debita segnalazione, può portare appunto al reato di frode in commercio.