Bisfenolo nel tonno in lattina, coinvolte anche marche note: attenzione
Il bisfenolo è un prodotto in uso dagli anni ’60 che, nonostante i danni dimostrati sull’organismo, viene ancora usato nella produzione di lattine per uso alimentare. Uno studio recente ha individuato questo prodotto anche nelle marche di tonno più note.
La rivista che ha condotto il test ha analizzato tutte le lattine presenti in commercio, comprese zuppe, latte di cocco, e carne in lattina, scoprendo che il tonno è l’alimento con la maggior concentrazione di bisfenolo. Fortunatamente però c’è anche una buona notizia.
Cos’è bisfenolo
Il bisfenolo è un prodotto utilizzato per la produzione delle plastiche in policarbonato, utilizzate nei recipienti per uso alimentare, nelle resine epossidiche che compongono il rivestimento interno protettivo presente nelle lattine per alimenti e bevande, nei dispositivi odontoiatrici e nelle carte termiche degli scontrini.
Il bisfenolo A, conosciuto anche come BPA, è così famoso per le sue caratteristiche di trasparenza, resistenza termica e meccanica, che viene utilizzato sin dagli anni ’60 nelle fabbriche, quando ancora non si conoscevano bene gli effetti sulla salute nel breve e lungo termine.
I primi studi sono arrivati dopo gli anni ’90 ed hanno portato a scoperte del tutto inaspettate, infatti il BPA è considerato un interferente endocrino. Secondo le ricerche il BPA riesce a mimare gli effetti estrogeni che hanno un’influenza sulle funzioni riproduttive.
L’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, ha ridotto nel tempo la “dose giornaliera tollerabile”, passando da i 50 ai 4 microgrammi per chilo di peso corporeo al giorno.
In quali lattine è stato trovato il BPA
Uno degli ultimi studi è stato condotto dalla rivista Il Salvagente in cui sono stati analizzate le lattine di alimenti come carne, pesce, salsicce, zuppe, panna e latte di cocco.
Le analisi hanno ritrovato una presenza di CdB, cyclo-di-BADGE che, nonostante risulti entro i limiti, se assunto in maniera eccessiva può arrivare a causare danni all’organismo, alterando lo sviluppo dei sistemi riproduttivo, nervoso ed immunitario.
L’EFSA, ha imposto negli anni dei livelli massimi di bisfenolo consentiti ed il limite è stato ridotto gradualmente, mostrando un’attenzione particolare su questo tema.
Dato che gli effetti del BPA sono contenuti negli adulti, non c’è un grande rischio per la salute se si assumono alimenti in lattina secondo le quantità consigliate.
Per quanto riguarda i bambini però gli effetti avversi potrebbero essere nettamente più potenti, quindi è altamente consigliabile acquistare alimenti in barattoli di vetro o freschi, evitando del tutto anche i rischi di obesità e tumore mammario.