Speranze per la bolletta del gas di dicembre: si dice sarà più bassa
Potremmo allora dire che due tra i mesi più freddi dell’anno fanno un po’ meno paura dal punto di vista economico. Cosa sta succedendo.
Il periodo è tra i più tragici per i consumatori italiani in quanto la bolletta del gas sta progressivamente raggiungendo i massimi storici. Cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi?
Bolletta del gas novembre-dicembre, sembra ci siano speranze
Novembre e dicembre sono infatti due passaggi cruciali per comprendere se le misure proposte dalla Commissione europea per ridurre i prezzi del gas si rifletteranno sul costo finale per i consumatori del consumo di gas ovvero sui nuovi contratti per le famiglie e per le imprese.
Tuttavia, sempre proprio che i prezzi siano in calo, seppur gradualmente. Per dirla con le parole dell’Ufficio parlamentare di bilancio, le misure contro il caro energia hanno avuto un sensibile effetto redistribuivo. Facciamo allora il punto della situazione:
Potremmo allora dire che due tra i mesi più freddi dell’anno fanno un po’ meno paura dal punto di vista economico. Per avere la conferma del reale calo dei costi della bolletta del gas occorre comunque attendere il consueto bollettino dell’Arera, atteso a inizio novembre, contenente i rincari relativi a ottobre.
Entrando ancora di più nello specifico, si parla di un calo del prezzo del gas alla fonte di circa il 10% che potrebbe tradursi in una riduzione finale intorno al 5-6%.
Come spiegato dalla stessa Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, la situazione sta leggermente migliorando in quanto i consumatori hanno intercettato una fase in cui sono spenti i condizionatori e non sono ancora accesi i riscaldamenti. Con questo approccio sarebbe stato evitato il ripetersi della fase complicata di agosto in cui i prezzi del gas hanno conosciuto i massimi storici.
Ma come individuare i propri consumi? La strada più semplice è la bolletta che arriva periodicamente a casa: è uno strumento però poco immediato. Tanti fogli che spesso vengono lasciati giacere all’ingresso o sul tavolo della scrivania. Preferibile invece utilizzare il portale dei consumi messo a disposizione sempre dall’Arera perché qui è possibile verificare in tempo reale i propri consumi dell’ultimo mese, a 3 mesi, 6, 9 o 12 mesi, di gas ed elettricità.
Come gestire la bolletta del gas, adesso è molto più semplice
Anche con il gas occorre fare i conti con la scelta tra prezzo fisso o variabile. Non siamo di fronte a un mutuo, però è necessario conoscere i meccanismi per scegliere una determinata fornitura. Quando il gas aveva prezzi molto bassi, era facile fissare determinate condizioni contrattuali.
Oggi invece bisogna avere una doppia attenzione: sarebbe un errore infatti bloccare oggi un prezzo visti i livelli raggiunti. Allo stesso tempo però, quando si sceglie una bolletta variabile bisogna verificare a quale indice è agganciato il prezzo per evitare amare sorprese.
Se non si è soddisfatti, bisogna pagare per cambiare fornitore? Il sito di Arera è categorico: “No. Cambiare venditore non ha costi per il cliente”. Ci sono però delle eccezioni: “Salvo gli eventuali costi connessi alla sottoscrizione del nuovo contratto: imposta di bollo, se dovuta in base alla normativa fiscale e deposito cauzionale o altra garanzia se previsto dal contratto”.
Sui tempi per cambiare fornitore, Arera indica un periodo che va da uno a due mesi. Attenzione però al giorno del cambio: se il nuovo fornitore attiva la procedura dal 10 di un dato mese, la fornitura partirà dal primo giorno del mese successivo.