Sigarette elettroniche: non aiutano a smettere di fumare, anzi! Lo studio sconvolgente
Lo dimostra un recente studio tutto italiano, coordinato dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS in collaborazione con L’Istituto Superiore di Sanità, l’Università di Pavia e l’ISPRO di Firenze.
Le sigarette elettroniche o e – cigarette, che dir si voglia, nascono come sana alternativa alle tradizionali sigarette. In buona sostanza, sono state commercializzate con lo scopo di aiutare i fumatori ad abbandonare questa nociva abitudine. Invece, secondo un autorevole studio italiano, primo in Europa, le e – cig non solo non aiutano a smettere di fumare, ma addirittura sembrerebbero favorire anche le ricadute.
Sigarette elettroniche: non aiutano a smettere di fumare, anzi favoriscono le ricadute
Le sigarette elettroniche si sono imposte con prepotenza sul mercato, perché da sempre considerate una valida e più sana alternativa al tabacco. L’atto di utilizzare la e – cig è stato battezzato “svapare” e mima la gestualità e la sensazione di fumare una sigaretta tradizionale. Proprio per questa similitudine nell’esperienza, molta gente prova ad usare la sigaretta elettronica per smettere di fumare. Del resto, con lo svapo c’è il vantaggio di non avere la combustione del tabacco ma la vaporizzazione di una sostanza liquida che può avere aromi diversi e può o meno contenere nicotina.
Eppure, secondo un recente studio coordinato dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Università di Pavia e l’ISPRO di Firenze, le sigarette elettroniche non aiutano a liberarsi delle sigarette tradizionali. Anzi, succede esattamente il contrario e addirittura, chi non fumava più ricomincia. Proprio come ha affermato Alessandra Lugo dell’Istituto Mario Negri “il sospetto che questi nuovi prodotti non aiutassero a ridurre la dipendenza da tabacco era già diffuso, tuttavia, mancavano le conferme di studi prospettici, ovvero studi in grado di indagare gli effetti di questi dispositivi nel tempo”.
Lo studio
Nel corso dello studio prospettico italiano, primo in Europa, i ricercatori hanno osservato per sette mesi oltre 3 mila italiani di età compresa tra i 18 e i 74 anni, studiandone i comportamenti. E i risultati raccolti non lasciano spazio a dubbi: le sigarette elettroniche non sono la strategia migliore per smettere di fumare, anzi rappresenterebbero la ricaduta.
In buona sostanza, l’85% degli svapatori che non fumavano sigarette tradizionali al primo controllo, hanno iniziato a fumarle. E la percentuale di chi si definiva un ex fumatore, ma nell’arco dei sette mesi della ricerca aveva ricominciato a fumare, era di 4 volte superiore tra chi usava sigarette elettroniche.