Eugenia Roccella sull’aborto: la ministra per la famiglia del nuovo governo
Giornalista, figlia di uno dei fondatori del partito Radicale, ecco chi è la nuova ministra per la famiglia, natalità e pari opportunità del Governo Meloni.
Cosa pensa dell’aborto la nuova ministra Eugenia Roccella? Scopriamolo nell’articolo.
La nuovo ministra per la famiglia: cosa pensa dell’aborto?
Dopo le consultazioni con il capo dello Stato delle varie delegazioni politiche, Sergio Mattarella ha affidato l’incarico a Giorgia Meloni di formare il nuovo Governo a corrente di centrodestra. Stilata anche la squadra dei ministri che faranno parte della prima legislatura della storia con un presidente del Consiglio donna.
Tra i vari nomi figura anche quella di Eugenia Roccella nominata ministro per la famiglia, natalità e pari opportunità. Il suo nome ha creato sensazioni contrastanti tra le varie correnti politiche, soprattutto per le sue idee radicali sull’aborto. Vediamo meglio chi è.
L’esponente di Fratelli d’Italia ha 68 anni e prima di diventare ministro per la famiglia, natalità e pari opportunità, proviene da una carriera politica di lungo corso. Nata a Bologna, è la figlia di uno dei fondatori del partito Radicale Franco Roccella, e della pittrice Wanda Raheli. Laureata in lettere moderne, è dottore di ricerca presso l’Università La Sapienza e giornalista professionista dal 2000.
Nel corso degli anni è diventata editorialista del quotidiano Avvenire e ha collaborato con Il Foglio, con Il Giornale e con la rivista bimestrale di cultura politica Ideazione. È entrata in politica giovanissima negli anni 70 a 18 anni come leader del Movimento di liberazione della donna.
Alle elezioni politiche del 1979 si è candidata alla Camera con il partito Radicale ma non è stata eletta. Negli anni 80 ha lasciato il partito Radicale e per circa 20 anni ha abbandonato la vita politica per concentrarsi su quella professionale con la pubblicazione di vari libri e saggi.
Eugenia Roccella, l’aborto, il femminismo: tutte le sue idee al riguardo
Sin dagli inizi della sua vita politica si è sempre considerata femminista. Da anni porta avanti una battaglia contro l’aborto e la fecondazione medicalmente assistita. Ancora oggi si considera femminista, convinta però che la forza delle donne sia «nella potenza vitale del materno».
Roccella è stata anche portavoce nel 2007, con Savino Pezzotta, del Family Day, la manifestazione dedicata alla difesa dei valori tradizionali della famiglia promossa dall’associazionismo cattolico.
Nel 2013 ha fondato «Di mamma ce n’è una sola», il primo comitato italiano contro l’utero in affitto. Nel corso della campagna elettorale ha ripreso la sua battaglia contro l’aborto dicendo: «Io sono femminista e le femministe non hanno mai considerato l’aborto un diritto. L’aborto è il lato oscuro della maternità».